Monza: l’ex area Philips come motore energetico e sostenibile per la città (anche geotermico)

Cosa succederà all’Energy spring park di Monza, l’ex Philips, dopo la fine dell’hub vaccinale (30 settembre 2022)? Un progetto di sviluppo che è anche motore delle energie rinnovabili di Monza. Magari anche con il geotermico.
Una parte dell’area ex Philips a Monza
Una parte dell’area ex Philips a Monza

L’ex Philips del futuro. Sostenibile, e non solo per sé, anche per gli altri. Lo dice Gian Maria Bellazzi, oggi alla guida di quella che è diventato l’Energy spring park e che si prepara a diventare uno dei principali ambiti di trasformazione del paesaggio urbano di Monza.

L’area sta già cambiando, è già cambiata, e cambierà ancora. Nel frattempo ha accolto nei suoi 135mila quadri l’hub vaccinale per gran parte del territorio monzese, un contratto che è stato rinnovato al netto delle evoluzioni della pandemia già fino alla fine di settembre 2022. Nel frattempo però pensa al futuro, un futuro che include peraltro i progetti innovativi di PizzAut con la seconda pizzeria creata dall’associazione che si occupa di persone affette da autismo e che prevede anche l’accademia per formare il personale.

Ma ci sono altre idee: rendere autosufficiente l’area dal punto di vista energetico, magari esportando anche fuori dai suoi confini l’energia prodotta in più. Ne ha parlato in questi giorni proprio Gian Maria Bellazzi, rappresentante della famiglia proprietaria dell’area. “Il progetto di rigenerazione urbana dell’area darà nuova energia alla città, non solo grazie alle diverse funzioni, tra cui sportiva, residenziale e servizi alla persona, ma anche e soprattutto nel senso letterale del termine”, si legge in una nota.

L’idea è rendere l’area un centro di rinnovabili. “Con l’obiettivo di trovare una soluzione alla sempre crescente sete di energia e alla necessità di ridurre Co2 in atmosfera, proprio nel sito dove sorgeva il polo industriale della Philips, in collaborazione con gli enti fornitori di energia più importanti di Monza verrà prodotta energia alternativa, attraverso anche la geotermia. Un’operazione che vedrà la luce nei prossimi anni, con l’obiettivo di portare nelle case dei monzesi energia prodotta solo con fonti rinnovabili, garantendo risparmio di risorse e denaro e assicurando al pianeta intero un futuro sostenibile”.

«Terzo in Lombardia in termini numerici e primo a livello di efficienza e gradimento del pubblico – ha detto Gian Maria Bellazzi – l’hub vaccinale rimarrà aperto fino al 30 settembre, che mi auguro sia la data finale, nella speranza che questa situazione di emergenza termini al più presto e possa lasciare spazio a un altro servizio per il nostro territorio nell’ottica della sostenibilità urbana».