Monza, Lega nord sotto il Comune «Per la libertà di manifestare»

Qualche decina di militanti della Lega nord, con Mario Borghezio in prima fila, domenica nel tardo pomeriggio sotto il Comune di Monza per la libertà di manifestare. Una mobilitazione convocata contro il no dell’amministrazione verso un’autorizzazione per un’iniziativa politica prevista il 15 dicembre in centro città.
Monza, la manifestazione della Lega nord sotto il Comune con Mario Borghezio
Monza, la manifestazione della Lega nord sotto il Comune con Mario Borghezio Redazione online

Qualche decina di militanti della Lega nord, con Mario Borghezio in prima fila, domenica nel tardo pomeriggio sotto il Comune di Monza per la libertà di manifestare. La mobilitazione è stata convocata contro il no dell’amministrazione verso un’autorizzazione per un’iniziativa politica che era stata prevista il 15 dicembre in centro città. Gli uffici avrebbero risposto che i gazebo politici sono vietati fino al 31 gennaio 2014.

«Non ci imbavaglieranno nemmeno togliendoci la possibilità di manifestare», hanno detto i militanti domenica sera sfoggiando dei bavagli rossi contro il tentativo “di imbavagliare l’opposizione”.

«La sezione monzese della Lega Nord aveva presentato le opportune richieste in data 28 ottobre e ha ricevuto risposta negativa solo l’11 di dicembre a pochissimi giorni dalla data in cui si sarebbero dovuti fare i gazebo – aveva spiegato il segretario Federico Arena – Si tratta dell’ennesimo provvedimento liberticida di questa giunta, che assomiglia sempre più ad un regime, questo pesa soprattutto su un movimento come la Lega, poco abituato ai salotti della politica e all’attenzione dei grandi media».

Già in consiglio comunale si era discusso animatamente tra Alberto Mariani (Lega Nord) e il sindaco Roberto Scanagatti su questa vicenda. Il consigliere leghista pretendeva delle risposte immediate dalla giunta sul permesso per i gazebo richiesto dal Carroccio (essendo a pochi giorni dalla data prevista) mentre il sindaco ha ribadito più volte che avrebbero risposto per iscritto, come da prassi. Poi l’11 dicembre è stato notificato il diniego da parte degli uffici per il gazebo della Lega. Annunciata anche la possibilità di un esposto in prefettura «nei confronti di un provvedimento che limita pesantemente la propaganda politica per quasi 2 mesi», aveva spiegato Arena.