Monza, l’appello di Enpa contro il Lambro in secca in centro: «Un dramma per la fauna selvatica»

Lo scenario è lo stesso di ogni anno: il ramo di Lambro che attraversa il centro di Monza si presenta secco e brullo, con gli animali che lo abitano in difficoltà. L’appello di Enpa per una gestione diversa del flusso delle acque.
Monza Lambro in secca
Monza Lambro in secca Fabrizio Radaelli

Lo scenario è lo stesso di ogni anno: il ramo di Lambro che attraversa il centro di Monza si presenta secco e brullo, al netto di temporali e piene sporadiche. Fiume in secca, rifiuti lanciati dall’alto in bella vista, pesci morenti e uccelli alla ricerca d’acqua. Ci prova l’Enpa dunque a chiedere, ancora, che lungo il corso del Lambro venga lasciato almeno un rigagnolo d’acqua, per non condannare a morte i tanti animali che in quel fiume vivono.

“Non siamo esperti di gestione delle acque, ma forse con un po’ di buon senso si potrebbe fare in modo che la ripartizione delle acque tra Lambro e Lambretto sia fatta in maniera più equilibrata, evitando questi lunghissimi periodi di secca di quel tratto proprio nel periodo riproduttivo dei germani reali”, nota l’Ente protezione animali in un comunicato.

Il Lambro che arriva dal parco di Monza si divide poco oltre via Zanzi: il Lambretto continua a scorrere lungo le vie Aliprandi e Visconti, il fiume che attraversa il centro invece ha acqua fino all’oasi di San Gerardino all’altezza del Mulino Colombo. I due rami si ricongiungono più a valle, oltre la ferrovia e prima di via Mentana.

Monza, l’appello di Enpa contro il Lambro in secca in centro: «Un dramma per la fauna selvatica»
Monza Lambro in secca

Questa situazione “genera un vero dramma che va a colpire tutta la fauna selvatica: i pesci, costretti a vivere nelle poche pozze ancora piene d’acqua, ma con grossi problemi di ossigenazione che li porteranno alla morte dopo una lunga agonia e i tanti uccelli selvatici che vivono su quelle che una volta erano le rive del fiume”.

Enpa comunica anche le numerose segnalazioni da parte dei cittadini “indignati per la sorte riservata ai piccoli di germano reale che sono costretti a camminare sull’asfalto rovente e senza possibilità di reperire cibo. Senza l’acqua gli anatroccoli si lasciano morire e diventano facili prede di rapaci, cornacchie e ratti, con le loro mamme che assistono a queste scene del tutto impotenti”.

“È una situazione che purtroppo viene ogni anno denunciata senza che le autorità competenti abbiano fatto nulla di concreto per risolvere il problema – conclude l’Ente – Solo i volontari delle associazioni e i privati cittadini che hanno a cuore le sorti di questi animali, portando acqua e cibo, cercano di alleviare le loro sofferenze”.

Monza, l’appello di Enpa contro il Lambro in secca in centro: «Un dramma per la fauna selvatica»
Monza Lambro in secca