Monza, la sicurezza nel triangolo di piazza San Paolo: tra bottiglie vuote, rifiuti e convivenze difficili

Sedici bottiglie di birra vuote, messe in una fila anche ordinata sui gradini di una banca: via Pennati a Monza venerdì mattina si è presentata così. Ennesima puntata di una convivenza difficile con compagnie che creano problemi di sicurezza. E un bar della piazza ha ingaggiato una guardia giurata.
Monza via Pennati birre vuote
Monza via Pennati birre vuote

Sedici bottiglie di birra vuote, messe in una fila anche ordinata sui gradini di una banca: non si sa se come gesto di sfida o per agevolarne la raccolta. Via Pennati a Monza, a due passi dalla centrale piazza San Paolo, venerdì mattina si è presentata così. Con i resti della serata lasciati (insieme a un tappetino di semi di zucca) da una delle compagnie che ormai abitualmente occupano la zona fin dalle prime ore del pomeriggio.

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Il triangolo di piazza San Paolo – fino alle vie Longhi e Pennati – è noto per essere diventato ritrovo di compagnie più o meno numerose e più o meno rumorose. Vanno a ondate, cambiano, migrano e (a volte) tornano sempre con lo stesso corredo di musica (cambia solo il genere), alcol, sigarette e droghe leggere.


Con scorno dei residenti che nelle scorse settimane per terra hanno ritrovato anche una siringa. Era successo in via Pennati, sempre sui gradini, tra gli altri rifiuti generati dall’ennesima notte brava.

«Bevono, spacciano e consumano droghe. La situazione è diventata ingestibile – si erano sfogati – chiediamo alle forze dell’ordine un intervento risolutivo».

Intanto, dopo averlo annunciato in occasione di una giunta itinerante, uno dei bar della piazza ha assunto una guardia giurata. L’ha ingaggiata a proprie spese il titolare del bar Zucchi, Andrea Recusani: sabato sera ha tenuto d’occhio l’area esterna del locale.

«Sabato sera – ha spiegato – l’iniziativa è stata solo mia. Spero, però, che presto molti altri commercianti e ristoratori della zona, oltre che residenti, sostengano questa proposta: chi lavora e abita in questa zona è esasperato da quello che succede. Grazie all’interessamento dell’associazione Borgo Bergamo 2.0 ho avuto modo di entrare in contatto con alcuni degli “steward di quartiere” che nei weekend sorvegliano la movida di via Bergamo: sicuramente non sarebbe male pensare di istituire un vero e proprio servizio di vigilanza privato da estendere anche ad altre vie del centro, come Carlo Alberto, Vittorio Emanuele e Italia, oltre che in piazza Trento e Trieste e in piazza Duomo».