Monza: la procura sequestra l’area agricola diventata parcheggio per Tir (con pompa di benzina)

Dopo mesi e mesi di appelli ed esposti la procura di Monza con la polizia locale mette sotto sequestro preventivo l’area agricola trasformata in parcheggio abusivo per Tir, con tanto di pompa di benzina, in via dell’Offelera.
radaelli Monza Sequestro area via Offelera
radaelli Monza Sequestro area via Offelera Fabrizio Radaelli

Avevano creato una vera e propria dépendance della loro impresa, attiva nel settore della logistica e degli autotrasporti con sede legale a Brugherio, su un terreno a destinazione agricola in via dell’Offelera, alla periferia di Sant’Albino. Per questo padre e figlio imprenditori brianzoli sono iscritti nel registro degli indagati dopo il sequestro dell’area.

I reati ipotizzati nei confronti dei due uomini, classe 1970 e 1992, variano dalla violazione di norme in materia ambientale e in campo edilizio, fino alla violazione dei sigilli imposti dall’autorità giudiziaria. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Cinzia Citterio e condotta dalla polizia locale ha portato al sequestro preventivo di un’area che si estende per circa 8mila metri quadrati al confine tra Monza e Brugherio. Gli accertamenti degli ufficiali di polizia giudiziaria specializzati nella prevenzione e nel contrasto di reati ambientali partono nel 2014: in passato l’area era già stata interessata da un precedente sequestro e nello stesso anno il Comune aveva emesso un’ordinanza di messa in ripristino, rimasta ineseguita.

Secondo quanto ricostruito in questi anni dagli inquirenti, la proprietà, dopo avere acquistato il terreno all’asta per poche decine di migliaia di euro, lo avrebbe trasformato in un sito industriale violandone l’originaria destinazione agricola. Un ampio deposito di mezzi pesanti ha sostituito progressivamente il verde presente: dai 400 metri quadri di occupazione iniziale al momento del sequestro, giovedì 23 maggio, l’area abusiva si era allargata fino a 8mila metri quadri. La spianata era stata adibita a parcheggio dei camion dell’azienda, oltre cento mezzi, e al suo interno era stato ricavato anche un impianto abusivo per il rifornimento di carburante.

Gli agenti della polizia locale agli ordini del comandante Pietro Curcio hanno scoperto anche una discarica abusiva. Decisivi per lo sviluppo dell’indagine gli esposti presentati dai residenti della zona, supportati dal Comitato di quartiere di Sant’Albino e dalla sezione locale di Legambiente. Insopportabile, per loro, il continuo via vai di mezzi pesanti tra rumori e polveri. Secondo quanto riferito, gli indagati sono proprietari di un’area ancora più vasta, che si estende lungo via dell’Offelera per 50mila metri quadri in totale, in parte abusivamente occupati da alcune comunità nomadi. «Il messaggio che deve passare – ha dichiarato il procuratore capo di Monza Luisa Zanetti – è che nessuno può disporre di un’area agricola a proprio piacimento. Colpisce in questa vicenda la condotta recidiva assunta dagli indagati».