Monza: la nuova palestra di San Fruttuoso, una scadenza e le richieste della consulta

Il Comune di Monza ha dato tempo fino al 2 aprile al quartiere San Fruttuoso per scegliere il luogo per la nuova attesa palestra. Ma per la consulta i tempi sono stretti. Il nodo, però, sono i tempi della convenzione, aveva detto l’assessore.
Il primo progetto, interno alla scuola Sabin, poi accantonato
Il primo progetto, interno alla scuola Sabin, poi accantonato

“Non sarà possibile inviare un parere entro il termine indicato del 2 aprile”. Inizia così la lettera firmata dalle coordinatrici della consulta San Fruttuoso, inviata al Centro civico di via Iseo, in risposta alla richiesta dell’assessore all’Urbanistica, Martina Sassoli, che aveva fissato un termine per le consultazioni interne al quartiere e per la decisione di una location dove realizzare la nuova palestra comunale e il nuovo centro civico.

Troppo poco, dicono, il tempo a disposizione dei cittadini che da giorni dibattono della questione sui social del quartiere. “Occorre un’informazione puntuale sui progetti presentati – si legge nella missiva inviata dalle coordinatrici, Giustina D’Addario e Daniela Colombo -. È necessaria una ricognizione delle strutture pubbliche e private già disponibili nel quartiere. Inoltre si dovrà organizzare una vera e propria consultazione sull’argomento”.

Nei giorni scorsi il gruppo Facebook Cittadini attivi San Fruttuoso aveva lanciato una sorta di sondaggio, invitando gli iscritti e gli abitanti del quartiere a dire la loro e a “votare” la location più adatta per la realizzazione della palestra, tra le due proposte da Sassoli durante l’incontro online con la consulta: via Valosa di Sotto e via Ticino. “Si tratta di un’iniziativa autonoma mai decisa in consulta – precisano le coordinatrici -. Inoltre il quesito si riferisce solo alla struttura polisportiva”.

Anche dalla pagina Facebook ufficiale della consulta di San Fruttuoso le coordinatrici avevano invitato i cittadini a inviare un loro parere alla mail del centro civico o sulla stessa pagina. “La comunicazione è stata caotica – concludono D’Addario e Colombo – oltre che priva di garanzie e minime tutele sotto il profilo della elaborazione e certezza dei risultati”.

Della questione si discuterà nella prossima riunione della consulta che verrà riprogrammata entro la fine del mese, dopo che quella prevista per il 15 marzo è stata annullata a causa di un problema tecnico della piattaforma Teems. Il problema, aveva detto l’assessore Sassoli nella riunione, sono le scadenze, cioè «poter ottemperare alla tempistica prevista dalla convenzione» che si traduce così: si rischia di perdere i fondi assegnati al progetto, che finirebbero per ragioni amministrative nel calderone del bilancio comunale. Con buona pace della palestra attesa dal quartiere.