Monza: la nuova Coop di via Solferino sarà aperta a marzo 2020

Lavori in corso per la costruzione del nuovo supermercato Coop di Monza, in via Solferino, l’ex Cgs: scavi finiti, da lunedì 15 il cantiere, apertura a marzo 2020.
I progetti per la Coop di Monza
I progetti per la Coop di Monza

Dovrebbe essere inaugurato tra il 10 e il 20 marzo 2020 il supermercato che la Coop sta costruendo in via Solferino, in una porzione dell’ex Cgs. Contemporaneamente dovrebbero aprire i battenti i ristoranti e i bar che la Fiorani srl sta realizzando in quelli che erano gli uffici dell’azienda fondata da Camillo Olivetti e che per oltre un secolo ha prodotto apparecchiature elettriche e trasformatori. Nello stesso edificio, che manterrà la memoria industriale attraverso la conservazione delle finestre e il rifacimento delle travi in legno, 250 metri quadri saranno destinati a servizi privati di interesse pubblico quali studi medici o dentistici. Non è previsto, invece, l’allestimento di appartamenti.

Per ora del punto vendita è visibile solo lo scavo del parcheggio interrato da 336 stalli, di cui 60 saranno riservati al Comune, ma da lunedì 15 gli operai dovrebbero iniziare la posa dei primi elementi dello stabile che avrà pareti verdi piantumate. La parte nuova, ovvero la Coop, sarà collegata all’antica attraverso percorsi ciclopedonali e una piazza chiusa alle auto che, negli auspici degli amministratori locali e dei progettisti, dovrebbe diventare un centro di aggregazione per la zona anche grazie alle aree verdi e ai giochi d’acqua. L’ingresso principale al supermercato si affaccerà su via Solferino mentre da via Marsala si potrà accedere attraverso percorsi pedonali.

Il punto sull’intervento, firmato dallo studio TP4 Associati di Cantù, è stato fatto venerdì dall’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli che ha inaugurato proprio alla ex Cgs il secondo tour tra le aree dismesse della città: «Ricominciamo da un cantiere – ha spiegato – abbiamo ereditato il piano attuativo dalla passata giunta e abbiamo deciso di portarlo avanti con i suoi sviluppatori».

«Questo recupero – ha affermato – è importante anche per la sua collocazione in quanto si trova lungo il tracciato della metropolitana e proprio di fronte all’Ospedale Vecchio» che è ancora in attesa di un progetto di valorizzazione e, soprattutto, di acquirenti disposti a investire svariati milioni di euro per rivitalizzare un comparto che si estende su oltre 60.000 metri quadri. Non si muove nulla nemmeno per quanto riguarda il secondo lotto dell’ex Cgs: la proprietà, infatti, non ha presentato alcun disegno in Comune. Lo stallo riguarda anche un’altra importante ex azienda come la Pagnoni mentre a breve potrebbe muoversi qualcosa sul fronte della ex Hensemberger.