Monza, la denuncia da San Rocco: «Spaccio alla luce del sole davanti al centro civico»

La denuncia è degli anziani del quartiere: davanti al centro civico di San Rocco a Monza lo spaccio di droga è alla luce del sole. «Lo fanno sotto gli occhi di tutti».
Monza Fontane centro civico san Rocco
Monza Fontane centro civico san Rocco Fabrizio Radaelli

Lo fanno accanto all’ingresso del centro civico di via D’Annunzio e di fronte alle panchine dove molti anziani del quartiere sono soliti darsi appuntamento per trascorrere insieme buona parte delle mattine e dei pomeriggi. Le dinamiche sembrano essere sempre le stesse: prima arriva uno, poi arriva l’altro. Sguardi neanche troppo circospetti, mani in tasca e gesti rapidi.

Lo scambio: chi aveva la bustina prende i soldi e chi aveva in mano i soldi nasconde in tasca la bustina. Poi, ognuno per la sua strada. Fino a poco tempo fa situazioni del genere nel quartiere erano confinate in zone più periferiche e meno di passaggio: l’ex Fossati Lamperti, qualche area verde o giardino pubblico di San Rocco.

«Adesso, invece, lo fanno sotto gli occhi di tutti, qui in piazza, e noi non siamo felici di assistere a questi scambi. Per nulla: spacciano sotto il nostro naso, mentre i più piccoli giocano».

Nella piazzetta, che, da quando esiste, per bambini e anziani è subito diventata il cuore del rione, da qualche tempo lo spaccio è di moda: lo denunciano con preoccupazione gli anziani di San Rocco, loro che sono i frequentatori più affezionati della piazza di via D’Annunzio, perché da qualche tempo si trovano a condividere quegli spazi con i pusher e con i loro clienti. «Non si tratta di ragazzini – hanno precisato – Ma di uomini di almeno trent’anni, tanto italiani quanto stranieri. Per loro, tra giorno e notte non c’è alcuna differenza: si vede che ogni ora è buona per spacciare e per drogarsi».

Si allarga, così, e si arricchisce di un nuovo elemento la mappa dello spaccio in città: dalle zone più centrali alle periferie, sembra quasi non esistere quartiere immune dal virus della droga. Negli ultimi anni a far preoccupare i residenti è stata principalmente l’ex Fossati Lamperti, con il caleidoscopio di umanità varia che da tempo occupa gli ampi spazi dismessi: risale a prima dell’estate l’allarme lanciato dai commercianti e dai residenti della strada, e riportato dal Cittadino, sull’aumento dello spaccio e del consumo di eroina in quartiere, sui numerosi ritrovamenti di cumuli di siringhe usate nei pressi dell’ex cotonificio e sui comportamenti, discutibili, dei frequentatori dell’area. Risalgono allo scorso inverno, invece, segnalazioni su scambi illegali e cattive frequentazioni nei giardini di via Fiume e poi in quelli racchiusi tra via San Rocco e via Boezio.

Ora, altro spaccio si aggiunge allo spaccio: «Tanto, i vigili e le forze dell’ordine di qui non passano mai. Sembra che il nostro sia un quartiere di serie B: la periferia della periferia. Ma è però un vero peccato, perché di passaggi di forze dell’ordine qui ce ne sarebbe bisogno: anche solo, più banalmente, per multare chi posteggia davanti a cancelli e passi carrai e chi occupa parcheggi riservati a disabili».