Monza, la Cgil dopo l’audizione in Regione sulla Villa Reale: «Si attivino gli ammortizzatori sociali e si restituisca il lavoro ai dipendenti»

Matteo Moretti, segretario della Filcams Cgil Monza Brianza sulle prospettive per i lavoratori della Villa: «Noi reputiamo che la soluzione sia assolutamente alla portata perché i lavoratori sono funzionali alla riapertura del bene pubblico. Abbiamo avuto risposte in merito alla percorribilità e all’assoluta coerenza degli ammortizzatori Covid con la situazione attuale dei lavoratori».
Matteo Moretti
Matteo Moretti Fabrizio Radaelli

Il caso della Villa Reale di Monza approda anche in Regione e la Cgil ne fa un’occasione per difendere i posti di lavoro dei dipendenti: “Ci aspettiamo che nelle prossime ore l’azienda attivi gli ammortizzatori sociali Covid e che durante queste 12 settimane si costruisca una soluzione per riaprire la Villa Reale, restituendo così il proprio lavoro ai dipendenti di Cultura Domani e l’accesso al bene pubblico a tutti i cittadini”. Sono queste, infatti, le dichiarazioni di Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil Monza e Brianza, a margine della riunione in videoconferenza con la IV Commissione di Regione Lombardia che si è svolta nei giorni scorsi.

Si è aperta una possibilità, dunque, per i lavoratori della Villa Reale di Monza, prime vittime del contenzioso tra Consorzio pubblico e concessionario privato. Tutti i soggetti erano presenti attorno al tavolo virtuale della Commissione che al Pirellone si occupa di attività produttive e occupazione. Sembra esserci stato un passo importante verso la soluzione più urgente: il rischio di vedere in mezzo alla strada i dipendenti di Cultura Domani. All’incontro (via web) oltre ai rappresentanti dei lavoratori è intervenuta anche una nutrita compagine sindacale con Valentina Cappelletti della segreteria della Cgil Lombardia e, per Monza e Brianza, Matteo Moretti e Fabiana Cabras della Filcams e Giulio Fossati della segreteria Cgil.

“Noi reputiamo che la soluzione sia assolutamente alla portata perché i lavoratori sono funzionali alla riapertura del bene pubblico – spiega Moretti –. Oggi abbiamo avuto risposte in merito alla percorribilità e all’assoluta coerenza degli ammortizzatori Covid con la situazione attuale dei lavoratori”.

A seguito del chiarimento in IV Commissione, l’azienda -spiega il sindacato- ha la certezza di avere a disposizione gli strumenti per evitare i licenziamenti e mettere in sicurezza i lavoratori in questa difficile fase di transizione, in vista di una soluzione definitiva e della riapertura del bene pubblico.