Monza, la biblioteca chiude due settimane a luglio: nasce lo spazio per l’info point turistico

Cura dimagrante in vista per la Biblioteca centrale di Monza: la Civica rimarrà chiusa dal 2 al 16 luglio per alcuni lavori di riorganizzazione degli ambienti tra cui la realizzazione di un info point turistico sul lato che si affaccia su piazza Trento e Trieste.
Monza Biblioteca civica
Monza Biblioteca civica Fabrizio Radaelli

Cura dimagrante in vista per la Biblioteca centrale di Monza: la Civica rimarrà chiusa dal 2 al 16 luglio per alcuni lavori di riorganizzazione degli ambienti tra cui la realizzazione di un info point turistico sul lato che si affaccia su piazza Trento e Trieste. Il nuovo spazio, rivolto ai visitatori di passaggio a Monza, occuperà una sessantina di metri quadrati ora riservati a deposito di saggi, guide e gialli che, in parte, saranno riposizionati in altre sezioni.

L’intervento, cofinanziato dalla Regione, rientra tra le azioni per valorizzare la città sotto il profilo turistico: il punto di informazioni, secondo l’amministrazione, dovrebbe essere maggiormente visibile rispetto a quello di piazza Carducci e dovrebbe richiamare un numero superiore di utenti.

«La riorganizzazione – afferma l’assessore alle Biblioteche Pier Franco Maffè – rientra in un progetto complessivo a cui stiamo ragionando da mesi» e che dovrebbe essere illustrato nei dettagli nei prossimi giorni.
L’idea non sembra del tutto nuova: «L’apertura di info point turistici nelle biblioteche – commenta l’ex assessore alle Attività produttive Carlo Abbà – era stata proposta dalla giunta provinciale guidata da Dario Allevi. Era un pallino della Lega che nessuno, però, ha raccolto in quanto i tipi di utenza sono differenti e hanno esigenze diverse».

Quel che pare certo è che il centrodestra, almeno per ora, ha abbandonato l’idea di spostare la Civica all’ex distretto militare San Paolo. I cinque milioni di euro necessari ad avviare la ristrutturazione dello stabile abbandonato da decenni sono stati depennati dal Piano delle opere pubbliche: la proprietà dell’immobile, che secondo l’Accordo di programma legato al recupero della ex IV Novembre, dovrebbe passare dallo Stato al Comune una volta costruita la caserma della Guardia di Finanza potrebbe, in realtà, rimanere nella disponibilità del Demanio che potrebbe girare al municipio villa Mirabellino. La nuova versione dell’intesa potrebbe essere ratificata nel giro di qualche settimana.

Il restringimento della biblioteca, in ogni caso, non piace ai lettori e agli studenti che frequentano le sale. Alle loro lamentele si aggiunge la presa di posizione di LabMonza: «Si tratterebbe – attaccano i rappresentanti della lista civica di sinistra – dell’ultimo tassello di un’operazione di sistematica sottrazione degli spazi comuni alla cittadinanza. Già negli scorsi mesi abbiamo visto cassato il piano per la creazione di nuovi centri civici, tra cui quello che sarebbe nato dal recupero dell’ex cinema Maestoso».