Monza, iscrizioni in aumento: alle scuole superiori scatta il numero chiuso

Le iscrizioni alle scuole di Monza continuano ad aumentare e gli spazi, limitati, risultano sempre più stretti. In mancanza di alternative la conclusione non può che essere una e una soltanto: istituire il numero chiuso per le iscrizioni alle scuole superiori.
Monza Istituto Mose Bianchi
Monza Istituto Mose Bianchi Fabrizio Radaelli

Le iscrizioni alle scuole di Monza continuano ad aumentare e gli spazi, limitati, risultano sempre più stretti. In mancanza di alternative, come nuovi poli scolastici o nuove succursali in cui trasferire parte degli studenti, la conclusione del sillogismo non può che essere una e una soltanto: istituire il numero chiuso per le iscrizioni alle scuole superiori.

Al liceo scientifico statale Frisi di via Sempione il numero delle nuove prime che, anno scolastico dopo anno scolastico si possono formare, è strettamente definito. «Abbiamo disponibilità per accogliere, al massimo, undici nuove classi – ha spiegato la dirigente Lucia Castellana, in carica da una manciata di mesi – A pensare di contingentare il numero di nuove prime è stato il mio predecessore».

I criteri per la gestione di eventuali esuberi sono stati scritti nero su bianco in una delibera di consiglio d’istituto: le prime, solitamente numerose, sono accolte nella succursale. E, nell’edificio, si contano dodici aule adatte ad ospitare classi numerose. Dodici prime, però, “porterebbero – si legge – in termini proiettivi a un’incapienza futura”. E allora ci si ferma a undici. In caso si esuberi, la precedenza va data agli studenti residenti a Monza e nella sua provincia con un alto profitto.

Anche il Mosè Bianchi ha rigidamente definito i criteri di accoglienza per chi si iscriverà al prossimo anno scolastico: la precedenza va ai residenti a Monza, agli studenti con disabilità, ai parenti degli iscritti.

L’istituto tecnico attiverà sei prime: una per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente, Territorio”, due per l’indirizzo “Turismo”, tre per “Amministrazione, Finanza e Marketing”. Cinque, invece, le prime di liceo linguistico che saranno attivate in via Grossi – si studierà inglese, spagnolo, francese, tedesco e cinese.

All’Hensemberger, in via Berchet, non sono ancora stati definiti criteri precisi. Il dirigente, però, sta sull’attenti: «Gli open day di quest’ultimo periodo hanno riscosso molto successo – ha spiegato Angelo Valtorta – ad ora abbiamo spazi per accogliere dieci, undici nuove prime. Il nostro è l’unico Itis della città e offre, nell’immediato, buone possibilità di lavoro ai diplomati. Sarebbe difficile anche da un punto di vista etico rifiutare nuovi iscritti, in questo periodo di lunga crisi economica. Fino ad ora la provincia ci ha sempre dato una mano nella ricerca di nuovi spazi, e infatti alcune nostre classi ora sono in via Magenta».

La competenza non è sua, perché le scuole secondarie sono gestite dall’ente provinciale. Ma a sostenere l’idea delle iscrizioni a numero chiuso arriva anche l’assessore comunale all’Istruzione: «So che non si tratta di una misura popolare – ha commentato Rosario Montalbano – ma sicuramente è quella più razionale. E, in caso di necessità, dovrebbe essere applicata anche alle scuole elementari e medie».