Monza: insulti elettorali anonimi ai cittadini nella casella delle lettere

Nervi tesi elettorali: un anonimo riempie le caselle postali di Monza con una lettera di insulti a tutti i cittadini (e a Scanagatti). Con una lunga serie di falsità sui profughi. “I monzesi sono in larga misura delle piccole teste di *****”.
L’inizio della lettera anonima
L’inizio della lettera anonima

La lettera è strettamente anonima. E piena di insulti. Diretti a tutti i monzesi. Motivo? Le elezioni, i profughi, la giunta di Scanagatti. A partire da un punto fermo, secondo l’anonimo estensore: che i monzesi sono “in larga misura delle piccole teste di ***** che non meriterebbero nessuna attenzione”. Sembra che invece il preteso fustigatore di monzesi abbia deciso di dar loro attenzione.

La lettera se la sono trovata molti cittadini di Monza nella casella delle lettere insieme alla posta ordinaria, ma non è stata spedita: è stata depositata nelle buche private nottetempo. «Una vergogna intollerabile – ha detto una monzese al Cittadino denunciando quanto accaduto – Anch’io non apprezzo necessariamente Scanagatti, ma sono monzese da generazioni e non permetto a nessuno di insultare me e la mia città. Tanto più che non ha nemmeno il coraggio di firmarsi».

La lettera contiene peraltro molte falsità. Sostiene che Scanagatti stia “ospitando a vostre spese (dei monzesi, ndr) ben 450 finti profughi che in gran parte non sfugge a nessuna guerra”, ma ovviamente non dispone nessuna prova di quanto afferma e soprattutto non è il Comune a gestire l’accoglienza dei richiedenti asilo. Prosegue sostenendo che il sindaco li tiene “in alloggi di proprietà comunale come in via Asiago, via Spallanzani, via Vittorio Veneto, via XX settembre” ma soltanto lo Spallanzani è del Comune ed è in realtà l’hub di smistamento degli stranieri che arrivano, messo a disposizione sempre dalla prefettura.

Poi la butta sui soldi necessari al mantenimento (che non sono in realtà soldi del Comune) sottolineando che “sei una piccola testa di ***** monzese” e “magari voti il Partito democratico”. “Non sai che tra poco ci sono le elezioni?” prosegue la lettera: “La cosa non mi sorprende: sei una piccola testa di ***** come la maggioranza dei monzesi che difatti mantengono a loro spese” i profughi. Poi la solita tiritera da dopoguerra sugli stranieri che portano le malattie. Al posto della firma, altri insulti ai monzesi: “Ha capito, c*******?”.