Monza, in Villa reale alla scoperta della stanza da bagno delle regine

VIDEO - FOTO - Scoperti solo nel 2000, per la prima volta vengono aperte al pubblico: sono i tre locali al piano terra della Villa reale di Monza che compongono la stanza da bagno delle regine che hanno abitato la reggia da fine ’700.
Monza, il bagno delle regine in Villa reale
Monza, il bagno delle regine in Villa reale Fabrizio Radaelli

Sulle volte i dipinti delicati di una testa di medusa, due sirenette e una coppia di cigni. Sul fondo della parete una nicchia conteneva un tempo una vasca da bagno, mentre nella sala adiacente erano posizionati materassi, divanetti e i tavolini da gioco realizzati da Giuseppe Maggiolini.

La stanza da bagno della viceregina è un piccolo scrigno di sorprese e sarà per la prima volta aperto al pubblico venerdì 11 e venerdì 25 novembre in occasione di due visite guidate promosse dal Consorzio con il Centro di documentazione residenze reali sul tema “Benessere e Regalità” (ore alle 18 e alle 21. Prenotazione obbligatoria 340 5830650 o info@residenzerealilombarde.it. Costo 10 euro).

I tre locali del piano terra sono stati scoperti nel 2000, in occasione dei lavori per l’allestimento dei depositi dei musei civici al piano terra di Villa Reale, sono stati restaurati e solo oggi, dopo l’adeguamento dei sistemi di sicurezza, possono essere aperti al pubblico per visite in piccoli gruppi.

Proprio i lavori di restauro, realizzati nel 2001, hanno permesso di conoscere la storia di questi locali che erano collegati in origine con una scala a doppia rampa all’appartamento privato del primo piano, da sempre destinato alle regine e principesse che dal 1780 al 1900 abitarono la reggia.

«Si tratta di un ambiente absidato realizzato dal Piermarini per Maria Beatrice d’Este – spiega Marina Rosa, presidente del Centro di documentazione – i restauri del 2001 hanno messo in luce le pareti originali e il sistema di chiodi e tavelle realizzato per formare una camera d’aria e combattere l’umidità, mentre un sistema di canalizzazione dietro la vasca e una stufa garantiva la giusta temperatura per il bagno e per il tepidarium».

I decori oggi visibili sono di epoca francese, quando il bagno fu fatto ridecorare da Amalia di Baviera, consorte di Eugenio di Beauharnais. I documenti di inventario raccontano come fossero arredate queste stanze: una vasca ovale verniciata si trovava sulla parete di fondo nella nicchia, mentre “4 materassi di prima classe” e i tavolini da gioco intarsiati del Maggiolini erano disposti nella stanza accanto che era utilizzata come luogo di relax dopo il bagno.
I locali furono utilizzati per il bagno di Beatrice d’Este, Amalia di Baviera, Maria Elisabetta di Savoia Carignano, consorte dell’arciduca Ranieri, Carolina del Belgio fino a Margherita di Savoia Genova.

Nel 1868 è Margherita a far ridorare la vasca di rame e nel 1872 fa acquistare una vasca in marmo di carrara. Dal 1895 le sale da bagno del piano terra vengono trasformate nelle stanze guardaroba di Margherita che fa realizzare un grande armadio a ferro di cavallo ancora oggi conservato in Villa.