Monza: in via Visconti una nuova magnolia in ricordo di Matteo Trenti

Monza in bici ha piantumato una nuova magnolia stellata in via Visconti, dove nel 2015 è morto per un incidente stradale Matteo Trenti, studente del Frisi e scout. Alla cerimonia anche la madre del ragazzo.
Monza: piantumazione della magnolia in ricordo di Matteo Trenti
Monza: piantumazione della magnolia in ricordo di Matteo Trenti Fabrizio Radaelli

Una seconda magnolia stellata per Matteo Trenti. A metterla a dimora in via Azzone Visconti, proprio nel punto in cui il giovane scout perse la vita nell’aprile 2015 travolto sulla sua bicicletta da un’auto, è stata l’associazione Fiab Monzainbici.

In un tratto verde dove già due anni fa la critical mass, da Milano, aveva posizionato un piccola ghost bike in memoria del ragazzo e dove la stessa Monzainbici aveva piantumato una prima magnolia stellata a fiori bianchi, è arrivato un nuovo albero. Il desiderio è quello di trasformare il piccolissimo spazio a lato strada in un punto sempre più visibile, in un luogo dedicato sì a Matteo, ma anche capace sempre più di sensibilizzare sul problema della sicurezza stradale di pedoni e ciclisti. La piantumazione, fatta dagli studenti della scuola Borsa (classe prima dell’indirizzo operatore agricolo) coordinati dalla docente-agronoma Chiara Molteni, è avvenuta giovedì 19 aprile alla presenza della mamma dello studente del “Frisi” scomparso tre anni fa mentre tornava da un incontro con i suoi amici scout.

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La pianta è stata scelta proprio da Wissiak Trenti: «È sempre bello vedere associazioni e altri ragazzi che s’impegnano nel ricordo di Matteo – ha commentato la mamma -. Già con le “Pulizie di primavera” dei giorni scorsi, i suoi compagni di classe hanno piantato un albero a lui dedicato, nel giardino della scuola. Ora anche questa nuova magnolia». «Questo angolo – ha sottolineato Pasquale Scalabrino di Monzainbici, – è un simbolo importante per una battaglia di civiltà che intendiamo portare avanti per Matteo e per tutte le altre vittime della strada: quella di introdurre le zone 30. A 50 chilometri orari un ciclista investito può morire, a 30 è diverso». Nelle intenzioni dell’associazione c’è anche la creazione di un murales a ridosso dell’area con le due magnolie