Monza: in quattro mesi di controlli stradali decurtati 1.760 punti patente, continua la guerra agli smartphone alla guida

La polizia locale ha decurtato da gennaio 1.760 punti patente agli automobilisti che non rispettano le regole della strada, a partire dall’uso di smartphone alla guida. Continua la caccia dei “falchi”.
Una pattuglia di “falchi” della polizia locale
Una pattuglia di “falchi” della polizia locale Fabrizio Radaelli

Sono 1.760 i punti di patente decurtati dall’inizio dell’anno dagli agenti della polizia locale. E pesano anche e soprattutto le 250 sanzioni per l’uso di smartphone alla guida, comprese le 100 accertate dai falchi, le pattuglie in motocicletta e in borghese volute dal nuovo comandante del comando monzese.

“Gli agenti si concentrano, in particolare, sui ’dipendenti da cellulare’ che navigano anche mentre guidano nel traffico, inviano un sms, fanno una telefonata senza auricolare o lanciano uno sguardo a WhatsApp o ai social” scrive l’amministrazione comunale, che elenca tra le 352 violazioni totali anche le 102 per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (di cui 22 accertate dai “falchi”). Il Comune ricorda che “secondo il Consiglio di Sicurezza Nazionale (Nsc) nel 2017 il 27 per cento degli incidenti automobilistici sono stati causati dall’uso del telefono cellulare mentre si guida, mentre l’Aci ritiene che 3 incidenti su 4 siano dovuti alla distrazione: cellulari e smartphone le cause principali.

E se per l’assessore alla sicurezza Federico Arena “l’azione preventiva si è rivelata particolarmente efficace e ha confermato la grande diffusione di questo comportamento pericoloso”, piazza Trento ricorda che gli agenti in servizio come “falchi” sono appunto in borghese e “in sella a una motocicletta, senza sirene e divisa possono affiancarsi facilmente alle auto, anche quelle in fila ai semafori, per guardare ciò che accade nell’abitacolo, imponendo l’alt se il guidatore è alle prese con il cellulare”.

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