Monza: il teatro Villoresi non chiude, c’è un gestore per il rilancio

Il teatro Villoresi ha un futuro: lo hanno assicurato i padri barnabiti di Monza presentando il progetto di rilancio della storica sala di piazza Carrobiolo. Ecco chi sono i nuovi gestori.
Il teatro Villoresi di monza
Il teatro Villoresi di monza Fabrizio Radaelli

Tre soggetti che lavoreranno come uno e che cambieranno il futuro del teatro Villoresi: l’annuncio è arrivato dai padri barnabiti (proprietari della struttura) nella mattinata di giovedì anche per mettere la parola fine alle voci su una possibile chiusura della storica sala monzese.

«Facciamo una scelta contro la logica» ha detto padre Davide Brasca: ma è una scelta frutto del confronto della comunità religiosa che ha deciso di dare continuità a uno spazio della cultura in città, rinunciando a offerte «che ci avrebbero magari permesso di rispondere alla tanta povertà che incontriamo ogni giorno». Ma la cultura fa parte del carisma dei barnabiti e anche come espressione dell’identità cattolica di cui è figlio, il Villoresi vivrà.

A metterci la testa sono Stefania Cardin, presidente di Thuja Lab APS, Stefano Maiocchi della cooperativa Controluce di Seregno e Gianluigi Zuffi, operatore culturale: tre mesi il tempo che si sono dati per tracciare il palinsesto futuro della sala di piazza Carrobiolo per il quale si è parlato di teatro, cinema, danza e qualsiasi altra proposta culturale che abbia affinità elettive con il teatro. «Non vogliamo togliere niente a nessuno, ma proporre altro» ha assicurato Stefania Cardin, erede della famiglia che per tanti anni ha gestito i cinema monzesi, incluso il Villoresi. «Una sfida», ha aggiunto, «con l’amore di riportarlo a com’era, un luogo che collabora con la città».

Da qui alla fine dell’anno i gestori daranno continuità agli accordi già presi per l’utilizzo della sala. Il nuovo vecchio Villoresi quindi partirà – nelle intenzioni – a gennaio. «Abbiamo già contribuito a creare luoghi di cultura nell’hinterland di Milano, tutt’ora esistenti, scegliendo una formula precisa: luoghi aperti non solo alla frequentazione del pubblico, ma anche alla loro progettualità – ha aggiunto Maiocchi, rappresentante della coop che a Seregno da decenni guida il cinema Roma -. Sarà un contenitore, una casa. A partire dai giovani».

Nel rilancio del Villoresi c’è anche l’amministrazione comunale, coinvolta da tempo da barnabiti. «Oggi è una giornata importante – ha detto il sindaco Allevi – perché anche questo progetto è la dimostrazione che è importante il gioco di squadra e che l’amministrazione comunale può essere una cabina di regia nell’interesse della città, anche quando si tratta di privati: perdere uno spazio come questo avrebbe avuto serie ricadute su Monza».

«Ero preoccupato – ha ammesso l’assessore alla cultura Longo – Questo teatro è importante. Lo è per la sua storia, per tutto quello che ha rappresentato, lo è ancora oggi. Servirà qualche progressivo adeguamento strutturale. Ma soprattutto ci saranno tante novità».