Monza, il sindaco scrive al Comitato: «Vogliamo acquisire Villa Mirabellino»

Villa Mirabellino passerà al Comune? Il sindaco ora è possibilista. Dopo la messa all’asta del bene pubblico e l’appello del Comitato, il Comune di Monza rivela l’intenzione di acquistare la dimora e l’esistenza di una trattativa.
Monza: Villa Mirabellino nel parco
Monza: Villa Mirabellino nel parco Fabrizio Radaelli

Villa Mirabellino passerà al Comune? Il sindaco ora è possibilista. «L’acquisizione della Villa Mirabellino al patrimonio comunale – scrive il sindaco rispondendo all’appello del Comitato “Salviamo il Mirabellino” – è già un obiettivo di questa amministrazione. Il trasferimento della proprietà dal Demanio al Comune è oggetto di confronto già avviato nell’ambito della variante all’accordo di programma relativo alla realizzazione del Polo istituzionale».

Facciamo un passo indietro. A metà marzo Villa Mirabellino è messa in vendita ufficialmente e compare tra i beni del Demanio pronti per essere ceduti al miglior offerente. Per l’annuncio si sceglie la Fiera dell’Immobiliare di Cannes, la più importante del settore, dove viene presentato il sito in italiano ed inglese investinitalyrealestate.it.

Villa Mirabellino è presentata come “dimora storica” inserita nel più grande parco d’Europa, ideale per essere trasformata in residenza privata o hotel di lusso.

Alla notizia della messa in vendita del Mirabellino, unica enclave statale all’interno del parco, il sindaco che è anche presidente del Consorzio Villa reale e parco, cioè l’ente che gestisce l’intero patrimonio della reggia monzese, non si sbilancia e non promette: «Come è noto oggi agli enti locali – dice – si chiede di dismettere più che di acquisire. Quello che è sicuro è che, con me, villa Mirabellino non diventerà una residenza privata».

È a questo punto che si muove il Comitato “Salviamo il Mirabellino” che riunisce sedici associazioni culturali e ambientali della città. Scrivono una lettera indirizzata ai sindaci di Monza e Milano e al presidente di Regione Lombardia, ovvero i tre enti del Consorzio che sono anche proprietari di Villa e parco.

Le associazioni chiedono che siano proprio gli enti proprietari a farsi avanti per l’acquisto della residenza nobiliare, magari impiegando parte dei finanziamenti che Regione vuole destinare a parco e autodromo.

Alla lettera del 4 aprile, risponde la scorsa settimana solo il primo cittadino di Monza che spiega: «In questi giorni l’Agenzia del Demanio sta per definire la valutazione dei beni oggetto della proposta di variante. Intendo rassicurare anche sulla futura destinazione dell’immobile chiarendo che l’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di realizzare residenze o strutture alberghiere».

L’ipotesi è di chiudere la trattativa per maggio.

Una risposta accolta con favore dal comitato di associazioni: «Siamo grati degli impegni assunti dall’amministrazione per l’acquisizione e la salvaguardia della Villa – scrivono – chiediamo ora un incontro con il sindaco e ci rendiamo disponibili a sensibilizzare sul valore storico e culturale del bene e ad affiancare l’amministrazione nella proposta di una valorizzazione conforme alla vocazione del bene».