Monza, il sindaco non concede la sala comunale per il libro dell’estrema destra

La Sala Maddalena venerdì sera rimarrà chiusa per i sostenitori dell’associazione Carcano 91 e di Ordine Futuro, vicini a Forza Nuova. Il sindaco Dario Allevi non ha concesso l’utilizzo della sala comunale . Anpi annulla il presidio.
Monza Dario Allevi
Monza Dario Allevi Fabrizio Radaelli

La Sala Maddalena venerdì sera rimarrà chiusa per i sostenitori dell’associazione Carcano 91 e di Ordine Futuro, vicini a Forza Nuova. Le porte non si apriranno davanti a Gianfranco Stella, autore del libro “I grandi killer della Liberazione”, un testo revisionista che accusa un centinaio di partigiani di «efferate azioni» e «soppressioni».

Il sindaco Dario Allevi non ha concesso l’utilizzo della sala comunale perché, ha spiegato lunedì in consiglio comunale, non ritiene opportuno che l’incontro si tenga a poco più di una settimana dalla celebrazione della Giornata della Memoria.
«Mi auguro – ha spiegato – che Monza non ospiti queste persone non perché mi erigo a censore. Chi fa apologia di fascismo o nazismo commette un reato, ma chi fa polemica politica, anche la più becera, deve avere» diritto di parola tanto che città, come Ferrara e Trento, amministrate dal centrosinistra hanno messo a disposizione i loro spazi.

«Mi dispiace – ha commentato Allevi – essere stato attaccato sui social network dai giovani del Pd per un’autorizzazione che non ho dato».
Carcano 91, ha proseguito, ha pubblicizzato il dibattito prima ancora di presentare la domanda per il locale, arrivata in municipio mercoledì 10 quando la polemica era già scoppiata.

La sua decisione è stata accolta con favore dal centrosinistra: Allevi, ha proposto il democratico Roberto Scanagatti, segnali ai Carabinieri il comportamento di chi propaganda un evento senza avere ottenuto il via libero.

L’Anpi ha annullato il presidio organizzato in risposta alla presentazione del libro: «La scelta del sindaco – afferma il presidente provinciale Loris Maconi – è positiva. Ora auspichiamo che venga approvato un regolamento che preveda l’utilizzo degli spazi pubblici solo per le associazioni che rispettino i principi antifascisti».