Monza, il papà di Thomas e Elena «Li ho uccisi per stare con loro»

Ha parlato, ma ha soprattutto pianto Michele Graziano giovedì a mezzogiorno durante l’ora di interrogatorio nell’ospedale San Gerardo davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza Giovanni Gerosa. «L’unico modo per stare insieme ai miei figli era in un’altra vita» ha detto, escludendo la premeditazione.
I funerali del piccolo Thomas Graziano
I funerali del piccolo Thomas Graziano

Ha parlato, ma ha soprattutto pianto Michele Graziano durante l’ora di interrogatorio nell’ospedale San Gerardo davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza Giovanni Gerosa. «L’unico modo per stare insieme ai miei figli era in un’altra vita» ha detto al giudice, alla presenza anche del pubblico ministero titolare delle indagini indagini sull’omicidio plurimo volontario aggravato, Vincenzo Nicolini, e del suo legale di fiducia Antonino De Benedetti. Graziano ha ammesso di aver ucciso i figli prima di tentare il suicidio ma ha escluso la premeditazione. Avrebbe afferrato il coltello con la lama di dodici centimetri e ucciso i figli, Thomas e Elena di 2 e 8 anni, all’improvviso, d’impeto. Ha chiesto se i funerali dei due figli fossero avvenuti separatamente e a quel punto è scoppiato in lacrime. L’avvocato De Benedetti ha deciso di sottoporlo ad una perizia psichiatrica per accertare se fosse capace di intendere e di volere quando ha ucciso e sta anche valutando se ricorrere al Tribunale del Riesame di Milano contro la misura della custodia cautelare in carcere dopo le dimissioni dall’ospedale disposta dal giudice con la convalida dell’arresto come chiesto dal pm Nicolini.