Monza: il museo dei giardini si farà, addio al ricovero per gli animali da laboratorio

Villa Mirabello nel parco di Monza avrà il museo dei giardini e del paesaggio, con biodiversity park: il Consorzio ha dato mandato al direttore di preparare la strada al progetto. Incluso lo sfratto alla Collina dei conigli, il ricovero per animali da laboratorio.
Il centro di recupero La collina dei conigli a Monza
Il centro di recupero La collina dei conigli a Monza Fabrizio Radaelli

Al via il progetto per il Biodiversity park all’interno di Villa Mirabello. Il consiglio di gestione del Consorzio Villa reale e parco di Monza ha dato mandato al direttore Lorenzo Lamperti affinché avvii lo studio per la realizzazione di un Museo del giardino negli spazi della seicentesca villa di delizia dei conti Durini.Un progetto che prevede il recupero e il riutilizzo anche degli spazi esterni all’edificio: dal cortile degli stalloni alle scuderie dell’ex polo. Un’idea all’insegna del paesaggio, dei giardini e della biodiversità. Su questi tre capisaldi si reggerà il progetto che farà del Mirabello un polo di eccellenza in campo botanico e scientifico.

La delibera, approvata dal consiglio a inizio mese, prevede l’avvio di uno studio di preparazione a cui faranno seguito il progetto scientifico e lo studio di fattibilità. «Poi verrà pubblicato un bando pubblico per trovare possibili gestori interessati al progetto – spiega Lamperti -. Penso che si dovrà attendere dai tre ai cinque anni prima che questa idea possa diventare realtà». Al momento l’unica cosa certa è l’aggiudicazione della gara per il recupero dell’ex maneggio, che sarà concesso per vent’anni a un privato affinché ridia vita agli spazi così come erano stati concepiti, per una spesa di recupero di 500.000 euro.

Per quanto riguarda gli altri spazi intorno al Mirabello le idee sono molte. «Vorremmo ripristinare il giardino del Mirabello con la piantumazione di sementi ed essenze storiche – aggiunge Lamperti -. Lo scopo di tutto è fare pulizia e recuperare al meglio questo angolo del parco». Il progetto del Museo dei giardini prevede anche un Biodiversity park: la realizzazione di alcuni angoli di biodiversità tipici del territorio italiano, allestiti negli spazi delle scuderie ora in disuso. «È un progetto del Comune di Milano, della società Expo e Fiera Bologna che abbiamo scoperto in Expo e che vorremmo portare anche a Monza», spiega il direttore.

La realizzazione del progetto comporta «la riconsegna da parte di tutti gli attuali utilizzatori a vario titolo, di tutti gli spazi della Villa Mirabello e delle pertinenze interessate dal progetto dei Museo dei giardini e del Biodiversity park», come si legge nella delibera del consiglio. Un provvedimento che riguarda l’associazione La Collina dei conigli che occupa gli spazi dell’ex cortile degli stalloni per il recupero degli animali da laboratorio e il cui contratto è già scaduto lo scorso mese, e l’inquilino di Villa Mirabello, che è già stato informato del provvedimento. «Mi aspetto qualche critica per questa decisione – conclude Lamperti – ma lo scopo del Consorzio è valorizzare al meglio gli ambienti del parco, nell’interesse della collettività. Per quanto riguarda la Collina dei conigli al momento non abbiamo altra destinazione da proporre all’interno del parco».

Per l’associazione La Collina dei conigli, dal 2008 presente nei terreni dell’ex scuderia, è una doccia fredda. «La concessione attualmente in vigore per la nostra sede scadrà il 31 marzo del 2017, e il 15 marzo 2016 abbiamo depositato la richiesta di rinnovo – spiega Stefano Martinelli, presidente della Collina dei conigli -. Non avendo ricevuto alcuna risposta è con una certa sorpresa che siamo venuti a sapere, attraverso Il Cittadino, che una delibera del 3 maggio scorso del consiglio del Consorzio del parco ha dato incarico al direttore di chiedere all’associazione la riconsegna degli spazi in uso per permetterne l’utilizzo per un futuro Museo del giardino, progetti per i quali tuttavia non sembrano esistere né piani esecutivi né un programma temporale di realizzazione. Attendiamo di poter valutare le effettive richieste ed eventuali proposte una volta che saranno ufficializzate, per il momento continuiamo le nostre attività».