Monza: il liceo Frisi, due morti, le parole della dirigente scolastica

Il liceo Frisi di Monza fa i conti con due ragazzi morti in due settimane. Le parole della dirigente scolastica per affrontare la tragedia. E una squadra di psicologi in soccorso agli studenti.
L’ingresso del liceo Frisi di Monza
L’ingresso del liceo Frisi di Monza Fabrizio Radaelli

«La comunità del liceo Frisi esprime il proprio profondo dolore per la tragica perdita di due suoi ragazzi». Con queste parole la dirigente scolastica, Lucia Castellana e tutto il personale della scuola, hanno voluto esprimere il dolore e le emozioni che in questi giorni si respirano all’interno della scuola cittadina dopo che due studenti si sono tolti la vita in poche settimane.


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Giorni difficili, in cui le lacrime hanno rigato il volto dei ragazzi, degli stessi insegnanti e della dirigente. L’ultimo caso risale alla mattina di domenica, quando uno studente si è suicidato gettandosi davanti a un treno all’altezza del tunnel ferroviario, in viale Cesare Battisti. Negli ultimi giorni di gennaio un altro frisino era morto lasciandosi cadere da un palazzo in via Borsa.

«Gli eventi che in pochi giorni si sono abbattuti su di noi – scrive la preside in un comunicato – sono più grandi di ogni nostro possibile sforzo di comprensione. Il grande dolore che noi tutti stiamo vivendo annulla tutte le differenze. Non ci sono più studenti, docenti, dirigente, segretari, collaboratori scolastici e genitori. Siamo tutti un’unica comunità sofferente e siamo tutti uguali. Siamo cuori insieme ad altri cuori, siamo mani che stringono altre mani, siamo abbracci che si stringono intorno ad altri abbracci, siamo esseri umani e per questo fragili, senza risposte di fronte al grande mistero della vita. Ci siamo fermati per riflettere e ci siamo riscoperti più coesi che mai. La nostra unione è l’unico nostro punto di forza in questo momento e dentro di essa accogliamo il dolore della famiglia, con immenso affetto».

La scuola si sta attivando con degli esperti terapeuti per essere vicina agli studenti e alle famiglie, con il supporto di un’associazione che interviene nelle scuole dopo eventi particolarmente critici.

Un supporto, completamente gratuito, che potrà aiutare tutti a rielaborare e mitigare l’impatto che una situazione così forte può avere sui ragazzi ma anche sugli adulti. I ragazzi non hanno voglia di parlare in questo momento, devono affrontare ed elaborare la perdita di due compagni, amici, con cui hanno trascorso una parte del loro percorso scolastico.

“Un compagno leale, ambizioso e rivoluzionario, che assieme a noi lottava quotidianamente per un mondo migliore, per un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e umano – hanno scritto i ragazzi di Fridays for future, di cui uno dei due studenti era attivista – Una persona speciale e sempre disponibile mettersi a servizio degli altri. Sentiamo forte il dovere di portare avanti le sue battaglie e i suoi ideali”.

La notizia è stata affrontata nei giorni scorsi dai monzesi anche sui gruppi social: “Io non sono una psicologa, ma sono una mamma di due ragazzi e ho paura – ha scritto una cittadina – Ho paura perché molti ragazzi adolescenti sono fragili, sono bombardati da messaggi devianti, perché a volte farli uscire da quella cameretta diventa difficile anche per il genitore più presente”.