Monza, il dottor Mosca in pensione: «Spiace per i residenti di Libertà, necessari più ambulatori diffusi»

Il dottor Pietro Mosca commenta la notizia del suo pensionamento e della sorpresa che ha suscitato tra i suoi assistiti: «Ho avvertito quanti sono venuti in studio nell’ultimo periodo. Il problema è di dislocazione dei medici. Sono necessari più ambulatori diffusi sui territori».
Monza Pietro Mosca
Monza Pietro Mosca Radaelli Fabrizio

«Se fosse stato per me, sarei andato avanti ancora a lavorare nel mio studio di via Modorati. Ma il 19 gennaio ho compiuto settant’anni: come medico di base mi sono dovuto fermare. Proseguo invece con la mia attività di neurologo».
Per molti la notizia del suo pensionamento sarebbe arrivata a sorpresa, come una doccia fredda, senza il giusto preavviso: da un giorno con l’altro i pazienti di Pietro Mosca si sarebbero ritrovati non solo senza medico, ma anche senza la possibilità di trovarne uno disponibile in quartiere.

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«Ho avvisato io stesso quanti, nell’ultimo periodo, sono venuti in studio. Ats, comunque, come da prassi, ha avvisato tutti i pazienti che ho avuto in carico in questi anni con una lettera», replica.
E aggiunge: «Avevo proposto di lasciare i locali del mio studio a chi avrebbe preso il mio posto, ma non è ancora stato mandato nessuno».

Meglio: nessuno in quartiere, a Libertà, perché in centro qualche nuovo medico di base nell’ultimo periodo è arrivato. E allora, «piuttosto, sarebbe questo l’aspetto su cui puntare l’attenzione: il problema di dislocazione dei medici. Sono necessari più ambulatori diffusi sui territori, per evitare di lasciare sguarniti i quartieri. Spiace per la situazione in cui adesso si trovano i residenti di Libertà: ricordo come fosse ieri l’apertura del mio primo studio, in via Tosi al civico 3. Era il 12 dicembre del 1977. E mi rendo anche conto che per i più anziani avere il medico in centro non rappresenti una soluzione ottimale. Oltretutto Libertà è un quartiere in espansione, con tanti nuovi residenti. Ma sono ottimista: credo che un sostituto in zona possa arrivare nel mese di marzo».