Monza, il Comune sul bando rifiuti: «Aggiudicazione ancora sub judice»

«Non è stato comunicato un vincitore perché non c’è, il risultato è sub judice». Il sindaco Allevi e l’assessore Sassoli rispondono al gruppo consiliare del Partito democratico che ha pubblicato la classifica (provvisoria) della gara per la gestione dei rifiuti. Il documento della proposta di assegnazione era comunque online sul sito del Comune.
Monz sindaco Dario Allevi
Monz sindaco Dario Allevi Fabrizio Radaelli

Il risultato del bando è ancora sub judice e per questo non è stato comunicato il nome del vincitore dell’appalto per la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento strade della città di Monza. Sindaco a assessore alla partita rispondono al gruppo consiliare del Partito democratico che ha pubblicato sui social mercoledì la classifica (provvisoria) della gara per la gestione dei rifiuti e che porterà la questione in consiglio comunale. Il documento della proposta di assegnazione era comunque stato pubblicato online sul sito del Comune.

Monza, il Comune sul bando rifiuti: «Aggiudicazione ancora sub judice»
Monza Martina Sassoli

«Ci troviamo, nostro malgrado a dover prendere le distanze dalla pubblicazione del Gruppo consiliare del Pd che annuncia l’aggiudicazione dell’appalto di igiene urbana. È un atto grave e irresponsabile compiuto durante una procedura di gara delicata e complessa, tutt’ora in corso. E chi frequenta, da consigliere, l’Aula del Consiglio comunale dovrebbe saperlo», hanno commentato in una nota ufficale il sindaco Dario Allevi e l’assessore alle Politiche dell’Ambiente Martina Sassoli.


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«Non abbiamo comunicato il nome del vincitore – proseguono – perché ad oggi un vincitore non c’è. L’aggiudicazione è sub judice in attesa del parere di Anac a cui abbiamo trasmesso tutti i verbali, diciotto, delle sedute della Commissione. Solo dopo il via libera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e della Centrale Unica Acquisti, all’esito dei controlli di legge, saremo autorizzati a mettere la parola fine alla procedura e a comunicare definitivamente il vincitore. Nel frattempo, qualsiasi comunicazione in merito sarebbe inopportuna e rischierebbe di mettere a repentaglio la procedura».

«Fin dal primo minuto – concludono Allevi e Sassoli – abbiamo voluto condividere l’iter con Anac, la più importante autorità anticorruzione, proprio per garantire la massima trasparenza e legalità. Il bando è diventato un “modello” in Italia e, infatti, sta suscitando interesse da parte di altri enti locali. Per questo motivo la nota diffusa da un partito politico che conosce perfettamente questo percorso ci ha sorpresi e amareggiati. Non possiamo non considerare che tali dichiarazioni mirano esclusivamente a produrre speculazioni e polemiche sterili in relazione a una gara così delicata ed essenziale sul fronte dei servizi pubblici».