Monza: il Comune riprova a dare in appalto i fuochi di San Giovanni

Aperto il nuovo bando per cercare di dare in appalto i fuochi d’artificio di San Giovanni a Monza, inseriti in alcuni giorni di eventi al parco ma gestiti da un privato: il valore dell’operazione è 100mila euro.
I fuochi di San Giovanni 2018
I fuochi di San Giovanni 2018 Fabrizio Radaelli

Nel 2018 nessuno ha raccolto la sua proposta, ma non per questo l’assessore alla Cultura Massimiliano Longo rinuncerà a rilanciarla: il prossimo giugno i monzesi potrebbero festeggiare il patrono correndo nel Parco truccati da animali.

L’idea bestiale potrà andare in porto a una condizione: che qualche privato si faccia avanti per organizzare una serie di eventi che culminino nei tradizionali fuochi d’artificio e consentano al Comune di ridurre i costi a proprio carico. «Quest’anno – spiega Longo – c siamo mossi in ritardo in quanto abbiamo dovuto attendere l’approvazione del bilancio. Siamo stati contattati da alcuni operatori interessati al progetto che, però, hanno rinunciato a causa dei tempi troppo ristretti a disposizione».

Per cercare di evitare altre rifiuti l’amministrazione ha anticipato le date e ha avviato l’iter per selezionare una società che promuova la prima edizione di “San Giovanni al Parco”: il vincitore potrebbe contare su un contributo di circa 36.000 euro che dovrebbe coprire circa un terzo dei costi dello spettacolo pirotecnico che, a causa delle rigide misure di sicurezza imposte dal 2017, richiede un investimento vicino ai 100.000 euro.

Gli impresari potranno far galoppare la fantasia per trasformare l’ex ippodromo, che il 24 giugno sarà illuminato dai fuochi, nello scenario di eventi in grado di macinare utili. Dovranno, in ogni caso, rispettare alcuni paletti: «Potrebbero organizzare – ipotizza Longo – un concerto a pagamento con un artista che attragga 20-25.000 spettatori. L’esibizione dovrà essere consona al luogo e all’occasione: dovrà richiamare, possibilmente, un pubblico formato da famiglie e persone che non devastino il prato» che il giorno seguente dovrà essere agibile per i fuochi.

E qui rispunta l’idea della sgambata dei finti animali che ricordi, in qualche modo, la tradizionale fiera del bestiame che per secoli ha accompagnato la celebrazione di San Giovanni: «Le corse a tema – commenta l’assessore – riscuotono molto successo. Sarebbe interessante proporne una in cui i partecipanti si presentino con il viso truccato da cane o da gatto, con le orecchie finte o con la coda».

La campestre e la performance potrebbero, inoltre, essere affiancate dalle bancarelle di street food: «Mi piacerebbe – conclude Longo – aggiungere un nuovo evento a quelli che ho creato finora. Vorrei che la festa del patrono non si esaurisse nella mezz’ora dello spettacolo pirotecnico e che, soprattutto, il Comune riuscisse a risparmiare sulle spese per il suo allestimento».n