Monza, il caso dell’assenteista del Comune tiene banco all’Arena di Rai 1

Il caso Monza su Rai 1. La vicenda dall’agente di polizia locale che figurava in servizio senza esserlo domenica pomeriggio ha tenuto banco anche nell’Arena di Massimo Giletti. In studio l’assessore Rosario Montalbano.
Il caso Monza all’arena di Giletti su Rai 1
Il caso Monza all’arena di Giletti su Rai 1 Redazione online

Il caso Monza su Rai 1. La vicenda dall’agente di polizia locale che figurava in servizio senza esserlo, un caso che risale all’estate ed è tornato alla ribalta in settimana, domenica pomeriggio ha tenuto banco anche nell’Arena di Massimo Giletti. Una parte della puntata settimanale è stata dedicata all’annuncio del ministro Madia di voler introdurre licenziamenti per i dipendenti comunali assenteisti. Dopo il caso recente del Comune di Sanremo (35 arresti e quasi 200 indagati per irregolarità nella timbratura e nella presenza sul posto di lavoro) e di altri simili.

“Una vigilessa di Monza timbrava e poi andava a fare altro. Condannata in primo grado, ora fa l’impiegata nello stesso Comune; la vigilessa di Monza assenteista ha risarcito il Comune con 500 euro. L’amministrazione ha accettato”, ha riassunto l’Arena.


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In studio per analizzare la vicenda monzese anche l’assessore al Personale Rosario Montalbano. Che ha ribadito la linea di condotta tenuta dall’amministrazione comunale, ha ricordato che la vigilessa è stata sottoposta a procedimento disciplinare in seguito a controlli interni che avevano evidenziato le irregolarità e ora è ancora interessata da un procedimento penale che sta facendo il suo corso. E ha sottolineato come il Comune abbia già licenziato “tre dipendenti infedeli”.

«Il Comune non può indagare su ipotesi di reato perché nel nostro ordinamento ciò spetta alla magistratura – aveva già detto l’assessore qualche giorno fa – Il lavoro della giustizia è necessario per accertare tutto il danno che pensiamo sia stato recato all’amministrazione. In base agli esiti del procedimento potremo commisurare la sanzione. I 500 euro non sono una sanzione ma una proposta risarcitoria avanzata dall’avvocato della signora, commisurata al danno fino ad allora accertato. Il Comune ha accettato, senza rinunciare però a eventuali rivalse che saranno stabilite in seguito a ciò che sarà deciso dalla magistratura».

E appena prima dei saluti: «Siamo convinti che la giustizia vada perseguita, ma occorre anche l’opportuno discernimento».