Monza: i tifosi all’Hotel de la Ville in cerca di autografi, storie e curiosità del Gp d’Italia

Chi soggiorna all’Hotel de la Ville? Cosa mangiano i piloti? Il capannello dei tifosi è la fotografia dei giorni del Gp d’Italia a Monza, il titolare Nardi e chef Silva raccontano.
Tifosi in attesa dei piloti alloggiati all Hotel de la ville
Tifosi in attesa dei piloti alloggiati all Hotel de la ville Fabrizio Radaelli

Davanti all’Hotel de la Ville di Monza il capannello di tifosi si è formato già giovedì mattina. Taccuino e penna alla mano pronti a raccogliere un autografo dai piloti che scelgono di pernottare in camere con vista sulla Villa Reale.

Il Covid ha cambiato le abitudini: «Abbiamo dedicato una sala ristorante solo ai piloti -spiega Luigi Nardi, titolare dell’Hotel – restano nella loro bolla. Alcuni hanno scelto di dormire in motorhome”.

Nelle camere dell’hotel pernottano i ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma anche la coppia Williams George Russel (futuro Mercedes) e Nicholas Latifi.

Anche Raikkonen avrebbe dovuto alloggiare, come ogni anno, nella villa dépendance, ma bloccato dal Covid, ha disdetto la prenotazione.

Intorno all’hotel c’è un gran fermento: «Per noi questa settimana è un momento bello, magico – dice lo Chef Fabio Silva – c’è grande fibrillazione».

I gusti a tavola dei piloti però non lasciano molto spazio alla creatività: «I piloti di una volta erano molto più goderecci – ricorda Silva – adesso sono dei grandi sportivi che fanno molta attenzione alla qualità delle materie prime, ma chiedono piatti semplicissimi. Soprattutto carne rossa come la nostra fassona piemontese o carni e pesci alla brace non molto conditi».

Gli unici strappi alla regola si fanno la domenica sera per chi resta dopo la gara: «Ai tempi di Massa si stappavano grandi bottiglie di Sassicaia – ricorda Silva – ed era solito festeggiare in famiglia. Ora tutti apprezzano molto la cucina italiana, soprattutto la pasta fresca con i funghi».

Poi ci sono gli abitudinari: Hamilton che dorme in Motorhome si fa consegnare penne all’arrabbiata tutte le sere, mentre Raikkonen quest’anno sentirà la mancanza della tappa monzese dove gustare quattro sere su quattro risotto con la luganega.

«Questa settimana è un momento unico – commenta Nardi – Monza respira un’atmosfera internazionale. Per i nostri clienti e dipendenti è un momento di grandi soddisfazioni, anche i tifosi davanti al cancello fanno parte della coreografia del Gp. Purtroppo il Covid ha portato a diverse cancellazioni tra i clienti inglesi per le difficoltà a rientrare. Anche il salone del Mobile quest’anno ha avuto un impatto molto debole, ma per noi è importante comunque che non sia stato cancellato».