Monza, i pazienti Covid seguiti a casa dopo le dimissioni con il telemonitoraggio

ll programma prevede una sorveglianza attiva (con chiamate e videochiamate) garantita dalle centrali mediche. Il monitoraggio avviene attraverso uno smartphone collegato a strumenti che rilevano alcuni parametri (saturimetro, termometro, misuratore di pressione, frequenza respiratoria). Il periodo minimo di sorveglianza è di 14 giorni. Alla fine eseguiranno i tamponi previsti per accertare la negatività al virus. Il servizio applicato per la prima volta in regione a due pazienti del San Gerardo
Al San Gerardo tele monitoraggio per i pazienti Covid dimessi
Al San Gerardo tele monitoraggio per i pazienti Covid dimessi

Un tele monitoraggio per seguire i pazienti Covid o con sintomi simili in isolamento a casa o dimessi dall’ospedale dopo un ricovero. Lo applica per prima in Lombardia dal 20 aprile la Asst Monza. L’obiettivo è quello di una sorveglianza strutturata in tutta la Lombardia.

“Collegheremo a breve questo monitoraggio -dice Mario Alparone, direttore generale Asst- con un ambulatorio di follow up per valutare le conseguenze cliniche nel medio termine della malattia nei casi di dimissione più delicati collegandoli a questa opportunità tecnologica”.

L’inserimento dei pazienti nel percorso potrà avvenire anche a opera dei medici ospedalieri. Il programma prevede una sorveglianza attiva (con chiamate e videochiamate) garantita dalle centrali mediche. Il monitoraggio avviene attraverso uno smartphone collegato a strumenti che rilevano alcuni parametri (saturimetro, termometro, misuratore di pressione, frequenza respiratoria). Il periodo minimo di sorveglianza è di 14 giorni. Alla fine eseguiranno i tamponi previsti per accertare la negatività al virus.

Il servizio è stato utilizzato con due pazienti dimesse dal San Gerardo, le prime in regione: una donna di 43 anni, che aveva già altre patologie e che è stata ricoverata nel reparto di Malattie Infettive per Covid-19. Ora è in buone condizioni generali, ma, vista la sua situazione pregressa verrà monitorata a casa.

La seconda paziente è una donna di 66 anni ricoverata per polmonite che, negativa al tampone per la quale si è resa comunque necessaria una ventilazione non invasiva. Anche in questo caso le sue condizioni hanno suggerito un controllo che verrà attuato con questo innovativo sistema.