Monza: i chiosconi finiscono in tribunale, sarà battaglia legale

Il progetto dei chiosconi finisce in tribunale: il privato che aveva vinto il bando per l’assegnazione del progetto passa alle vie legali contro il Comune di Monza.
Uno dei rendering dei chioschi
Uno dei rendering dei chioschi Fabrizio Radaelli

«Temevo che succedesse ed è successo»: scrive così il consigliere di minoranza di Monza Paolo Piffer dopo avere affrontato il caso nella seduta di lunedì 19 novembre. Il privato che aveva vinto il bando dei “Chiosconi”, o meglio “Le rive del Lambro”, ha deciso di passare alle vie legali e presentare ricorso in tribunale. La giunta ha confermato.

Il timore del rappresentante di opposizione è che possa finire come per l’ex Macello, l’assegnazione dell’area a un privato che la giunta Scanagatti aveva deciso di ritirare: il Comune è stato condannato a pagare più di due milioni di euro. «Spero proprio di no, ma anche questa ha tutta l’aria di essere la solita “guerra” tra i partiti pagata con i soldi dei monzesi. Impedire che progetti presentati dalla precedente amministrazione possano essere realizzati sembra essere lo sport nazionale, uno sport però che i cittadini pagano a caro prezzo».