Monza, fanno denunciare un presunto truffatore: «L’abbiamo visto a Striscia»

Ha avuto la “sfortuna” di essere troppo noto un 25enne di Vimercate, sospetto truffatore seriale, tanto da essere finito anche in un servizio del Tg satirico Striscia la Notizia, su Canale 5. E proprio perché apparso in tv, l’hanno riconosciuto venerdì mattina alcuni clienti di un istituto bancario di Monza. È stato denunciato a piede libero.
Una volante della polizia di stato di Monza
Una volante della polizia di stato di Monza

Ha avuto la “sfortuna” di essere troppo noto. E non certo perché è una star della tv. Almeno non in senso positivo. Già, perché M.G., 25enne di Vimercate, c’è il sospetto che sia un truffatore seriale, tanto da essere finito anche in un servizio del Tg satirico Striscia la Notizia, su Canale 5. E proprio perché apparso in tv, l’hanno riconosciuto venerdì mattina alcuni clienti di un istituto bancario di Monza che hanno dato l’allarme.

Il 25enne era in compagnia di una coppia, lui 34enne, proveniente dal centro Italia, e i tre stavano discutendo animatamente di fronte agli sportelli della banca a proposito di un bonifico. Tanto da attirare l’attenzione di altri clienti. Qualcuno ha riconosciuto in uno dei litiganti M.G. e ha chiamato il 112. Sul posto è arrivata una volante del Commissariato di viale Romagna e i poliziotti hanno chiesto spiegazioni di quanto stava accadendo.

Il 34enne ha raccontato che aveva risposto a un’inserzione su un sito internet perché interessato a un’auto messa in vendita da M.G.. I due si erano incontrati e il 34enne aveva preso visione della vettura e deciso di acquistarla. Aveva anche versato 10mila euro sul conto di M.G., ma il denaro, essendo il conto bancario intestato a una persona differente rispetto al titolare dell’auto, non sarebbe stato accreditato. Di qui la “spedizione” in banca dove il 25enne di Vimercate, il venditore dell’auto e presunto truffatore, avrebbe tentato di convincere l’acquirente a effettuare un altro versamento.

Da accertamenti svolti dagli agenti è emerso che M.G., sempre attraverso compravendite fittizie di autovetture, avrebbe truffato alcune persone un po’ in tutta Italia. I conti bancari dove versare la caparra per l’auto, mai consegnata, sarebbero in realtà conti “mordi e fuggi” con riferimenti fittizi e irrintracciabili e subito chiusi una volta riversato il denaro su un assegno. In attesa di ulteriori altri accertamenti, il 25enne è stato denunciato a piede libero per tentata truffa.