Monza: ecco le altalene “inclusive” in tre giardini pubblici della città

C’è voluto più tempo del previsto. Alla fine, però, sono arrivati. Si tratta di tre “giochi inclusivi”, che sono stati installati nelle aree verdi di viale Romagna-Via Marche, di via Don Valentini-della Guerrina e di via Enrico da Monza, all’interno dei giardini del centro sportivo Nei.
MONZA ALTALENA PER DISABILI
MONZA ALTALENA PER DISABILI Fabrizio Radaelli

C’è voluto più tempo del previsto. Alla fine, però, sono arrivati. Si tratta di tre “giochi inclusivi”, che sono stati installati nelle aree verdi di viale Romagna-Via Marche, di via Don Valentini-della Guerrina e di via Enrico da Monza, all’interno dei giardini del centro sportivo Nei.

Si trovano in questi spazi le uniche tre altalene per disabili presenti in città. L’ultima ad essere stata posizionata, un paio di settimane fa, quella nell’area verde nei pressi della parrocchia di San Paolo.

E abitava proprio in quella zona Daniela Roveris, la giovane affetta da distrofia muscolare che si è spenta nell’aprile del 2015 a causa di alcune complicazioni dovute alla sua malattia. È a lei che si vorrebbero intitolare quei giardini pubblici: la proposta, sostenuta dal consigliere comunale Franco Monteri, è nata dalla volontà di alcuni membri dell’associazione “Noi il Quartiere”, attiva nel rione che si estende attorno a viale Romagna e ha subito ricevuto l’assenso del sindaco.

Quando? La data dell’intitolazione ancora non è stata definita, «ma avverrà con ogni probabilità dopo l’estate», ha precisato Monteri, attivo nella Cooperativa Lambro, servizio educativo diurno rivolto a persone con disabilità di grado medio-grave. Potrebbe accadere nel mese di settembre, in occasione della tradizionale festa organizzata da “Noi il Quartiere”, oppure il 3 dicembre, giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità. Secondo il consigliere il lavoro da fare, in questo ambito, è ancora tanto: «Sarebbe bello riuscire a dotare tutte le aree verdi comunali di giochi inclusivi – ha aggiunto ancora Franco Monteri, da sempre impegnato a favore delle persone con disabilità- Non solo altalene, ma anche altre strutture in grado di accogliere e far divertire i piccoli con disabilità». Un occhio di riguardo, però, sarebbe necessario anche nei confronti del parco di Monza e della sua Villa Reale, entrambi difficilmente fruibili a chi è costretto a muoversi su sedia a rotelle.