Monza e Lissone firmano le ordinanze “anti botti” nella settimana di capodanno

Festeggiamenti senza botti, petardi e fuochi artificiali nei luoghi pubblici o aperti al pubblico a Monza e Lissone per la sicurezza delle persone e allo stesso tempo degli animali domestici: fino all’1 gennaio nel capoluogo, fino al 6 a Lissone.
Monza Botti petardi
Monza Botti petardi Fabrizio Radaelli

Festeggiamenti senza botti, petardi e fuochi artificiali nei luoghi pubblici o aperti al pubblico a Monza e Lissone per la sicurezza delle persone e allo stesso tempo degli animali domestici. I sindaci Allevi e Monguzzi hanno firmato le ordinanze nella giornata di giovedì 27 dicembre.


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A Monza il provvedimento, che sarà tramesso alla Prefettura, al Commissariato di Polizia, al Comando Gruppo Carabinieri, alla polizia locale e alla Guardia di Finanza per quanto di loro competenza scatta da sabato 30 dicembre fino a tutto l’1 gennaio 2019 “e riguarderà in particolare i seguenti luoghi della città, comprese le loro pertinenze – fa sapere il Comune – centro storico; Parco e Villa Reale compresi i giardini; l’ospedale, i centri ed istituti di cura e salute nella fascia entro 300 metri dagli ingressi; parchi e giardini entro 300 metri dagli ingressi; le aree mercatali nei giorni e nelle ore di svolgimento del mercato con estensione ai 150 metri dalla delimitazione dell’area; i luoghi di culto, luoghi di aggregazione e di ritrovo, pubblici esercizi entro 50 metri dagli ingressi”.
Era già stato annunciato da una decina di giorni sull’onda della polemica dei fuochi artificiali esplosi a una festa privata in Villa reale.

«Anche quest’anno cerchiamo di limitare una tradizione pericolosa, ormai superata dai tempi. Il bollettino di guerra della notte di San Silvestro spesso riguarda i minori, più esposti a disattenzioni che rischiano di costare care – spiega il sindaco Dario Allevi – Penso inoltre anche agli amici a quattro zampe e alla tutela della loro salute: credo sia giusto evitare anche a loro traumi inutili causati da esplosioni e scoppi”.

L’ordinanza mira a contenere anche l’impatto ambientale, considerando anche le misure per il miglioramento della qualità dell’aria in Lombardia e i picchi di Pm10 registrati ogni anni l’1 gennaio.

L’ordinanza prevede per i trasgressori una sanzione amministrativa da 150 a 450 euro, per le violazioni commesse dai minori risponderanno le famiglie o chi ne ha responsabilità.

Il Comando della polizia locale per la notte di San Silvestro ha raddoppiato gli agenti in servizio nelle pattuglie esterne.

Più ampio il divieto a Lissone dove il sindaco ha vietato “ l’utilizzo di petardi e artifizi pirotecnici sul territorio comunale” fino al 6 gennaio 2019.

L’unica eccezione è prevista per i prodotti “di categoria F1 e F2 che potranno essere esplosi seppur a debita distanza da persone anziane e da animali”, fa sapere il Comune.

È invece sempre proibito l’utilizzo di materiale in prossimità di scuole, ospedali o luoghi di culto.

La violazione dell’ordinanza comporta una sanzione compresa fra 25 e 500 euro.

“Un Capodanno senza “botti”, spettacoli pirotecnici, petardi: lo chiedo appellandomi al senso civico della cittadinanza lissonese – spiega il sindaco Concettina Monguzzi – So bene che, pur avendo emanato un’ordinanza in tal senso, il divieto è difficile da far rispettare. Lo strumento dell’ordinanza vuole però essere un deterrente, un modo per educare la cittadinanza a festeggiare in maniera più rispettosa. Quella dei botti e dei petardi è un’usanza pericolosa, come testimoniano i notiziari di ogni inizio d’anno. Un’usanza che spesso travalica, sconfinando oltre i limiti del rispetto causando danni al bene pubblico”.