Monza e le luminarie di Natale: negozianti a ranghi sparsi per decorare il centro

Salta l’intesa collettiva e tra i negozianti del centro scatta la corsa ai ripari per le decorazioni natalizie. Col risultato di un’azione a ranghi sparsi e luminarie diverse - o assenti - a seconda della via.
Monza Luminarie natalizie via Mantegazza
Monza Luminarie natalizie via Mantegazza Fabrizio Radaelli

Chi fa da sé fa per tre. I commercianti del centro storico di Monza si sono rimboccati le maniche. Se, a poco più di due settimane dal Natale, sono riusciti a installare le luminarie, dicono, è solo ed esclusivamente per merito dei loro sforzi.

«Non certo per quelli dell’amministrazione né per quelli dell’Unione commercianti – spiegano a più voci da via Carlo Alberto a via Italia a via Mantegazza – che non hanno preso in considerazione la questione e che, ogni anno, se possono, riescono a fare peggio».

Questo dicembre, poi, a rendere ancora più complicata una situazione già tesa, l’impresa che per diversi anni si è preoccupata della gestione delle luminarie, mediando tra commercianti, amministrazione e associazione di categoria, all’ultimo ha dato forfait per il basso tasso di adesioni al progetto collettivo (ma c’è anche chi dice di non aver mai avuto sue notizie). I negozianti hanno deciso di far da sé. A ranghi sparsi.


Diciannove delle attività di via Carlo Alberto hanno deciso di abbellire gli ingressi dei loro negozi con rami di betulle, sbiancati, e illuminati dal basso.

«Si è trattata di un’iniziativa personale – ha spiegato Simonetta Cogliati, titolare della bigiotteria al civico 19 – ma che presto, grazie al tam tam tra vicini, si è diffusa. Il risultato ci ha molto soddisfatti».

Storia simile anche in via Italia, ma del tutto indipendente dalle scelte di via Carlo Alberto. Le decorazioni aeree sono state installate grazie al piglio di Giusy Camuncoli, titolare di un negozio di intimo in via Italia.

«Quando abbiamo capito che, se non ci fossimo mossi noi in maniera autonoma, nessun tipo di installazione sarebbe stata realizzata, sono andata a bussare alle porte di tutti i negozianti di via Italia, dall’arengario alla fontana di largo Mazzini – ha spiegato – In molti hanno aderito alla proposta, soprattutto quelli storici: sono riusciti a coinvolgerne quasi trenta».

Ognuno ha pagato una quota. Camuncoli, poi, ha contattato i ragazzi di MusicLab, che ha provveduto a installarle in poco tempo. «Se non sono ancora accese – ha avvertito – è perché stiamo aspettando che l’Enel sbrighi delle formalità. Speriamo riescano ad attivarle in queste ore. Ma temiamo che possa slittare tutto a dopo il ponte dell’Immacolata».


Anche in via Mantegazza i commercianti hanno agito in maniera autonoma: ecco allora che grosse palle luminose sono state appese tra i palazzi: «È da anni che dal comune non abbiamo alcun aiuto – ha spiegato – ci siamo arrangiati, ancora una volta».

Resta al buio via Vittorio Emanuele: lì nessun progetto condiviso, solo le singole iniziative dei diversi commercianti.

«Nel 2012 – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà – l’amministrazione ha cercato di creare un tavolo con l’Unione commercianti della città e con l’impresa che si è sempre occupata di vestire a festa il centro storico.Ma non siamo riusciti a intavolare nessuna discussione e, così, ogni progetto è saltato».

E poi, riferendosi ai commercianti che hanno puntato il dito contro il disinteresse dell’amministrazione, previsa che il comune ha scelto di non far pagare la Tasi ai commercianti, «con il preciso obiettivo di sostenere il commercianti al dettaglio».

Per il Natale del 2017 non resta che partire con largo anticipo. «Per organizzare al meglio un progetto condiviso – ha spiegato il presidente dell’Unione commercianti di Monza Domenico Riga, in carica da una manciata di mesi – è necessario partire al più presto, subito dopo l’Epifania».