Monza e Brianza: troppi disagi, i sindaci chiedono di rivedere i bacini degli ospedali

Troppi i disagi creati dai confini dell’Asst a Monza e Brianza, bisogna rivederli: a chiederlo sono i sindaci della conferenza Ats, che hanno scritto alla Regione per chiedere una revisione degli ambiti ospedalieri.
Gli interni dell’ospedale di Vimercate
Gli interni dell’ospedale di Vimercate Fabrizio Radaelli

I sindaci della Brianza chiedono alla Regione Lombardia di rivedere i confini delle ex aziende ospedaliere. È il risultato della conferenza dei sindaci del 30 luglio, in cui la presidente dei primi cittadini dell’Ats (l’ex Asl per intendersi) ha incontrato i rappresentanti del distretto di Vimercate: il punto è garantire facile accesso ai servizi sanitari e ospedalieri a tutti i residenti in Brianza, una strada resa più complicata dalla ridefinizione territoriale del 2015.

All’incontro anche la vice presidente del distretto Del Campo, la Presidente dell’ambito di Carate Concetta Monguzzi, la presidente ambito di Vimercate Cristina Loukiainen, il sindaco Alberto Rossi e l’assessore Capelli di Seregno. «L’obiettivo è approfondire i problemi legati ai servizi garantiti nei presidi sanitari dell’Asst di Vimercate – si legge in una nota della conferenza dei sindaci – Facciamo presente a Regione Lombardia i problemi che si sono creati dall’avvio della ridefinizione del territorio dopo la riforma sanitaria, che ha diviso la provincia in due aree afferenti alle Asst (le ex Aziende ospedaliere) di Monza e di Vimercate».

La prima comprende gli ospedali di Monza e Desio, la seconda di Vimercate, Carate, Seregno e Giussano. «In questa fase di possibile revisione di alcuni contenuti della riforma sanitaria lombarda e dell’assetto dei territori di Ats e Asst, è l’occasione per un’azione precisa e puntuale dei rappresentanti locali per segnalare gli esiti della riorganizzazione prodotti dalla riorganizzazione dei territori». Insomma: i sindaci vogliono fare pressing per rimodulare i confini, soprattutto per le conseguenze di chi è rimasto con ospedale di riferimento Vimercate ma abita sul lato opposto della Brianza (ad esempio i cittadini di Seregno che da tempo si battano, attraverso il locale comitato Cob, per una ridefinizione dei confini).

I sindaci osservano che «il distretto vimercatese conta 45 comuni con una popolazione che supera i 500.000 abitanti. L’ assetto contenuto nella riforma sanitaria regionale approvata nel 2015 ha imposto una divisione della Brianza che ha penalizzato i cittadini residenti nei comuni degli ambiti di Carate (13 comuni) e Seregno (10 comuni), che si trovano distanti dall’ospedale di riferimento (Vimercate)». Sono pazienti che in passato potevano fare riferimento invece a Desio e Monza.

La conferenza ha scritto al presidente regionale Attilio Fontana e all’assessore Giulio Gallera chiendo di salvaguardare «la continuità di cura per i servizi socio-sanitari e le patologie croniche evitando inutili spostamenti e interruzioni di presa in carico sanitaria, spostando il carico della riorganizzazione sulle famiglie e sui servizi sociali comunali».

«Riteniamo si stia verificando una risposta insufficiente e inadeguata per i cittadini residenti nei territori degli ambiti di Seregno e Carate – concludono i primi cittadini brianzoli -. A questo aggiungiamo all’impoverimento del presidio di Desio venuto meno come ospedale di riferimento nel territorio. È necessaria una risposta puntuale ed efficace che riduca i problemi creati dalla riorganizzazione».