Monza e Brianza: scatta il taglio degli autobus, da febbraio soppresse due linee (e non è tutto)

Riduzione del servizio e taglio di due intere linee, le z225 e z227: scatta la mannaia sul trasporto pubblico a Monza e Brianza. Dal primo febbraio saranno ridotte le corse per 750mila chilometri all’anno.
Un autobus di linea a Monza
Un autobus di linea a Monza Fabrizio Radaelli

Tempo scaduto, soldi finiti: la Provincia deve tagliare corse agli autobus della Brianza. Dal primo febbraio la mannaia scenderà su 750mila chilometri all’anno di corse. L’annuncio arriva dall’assemblea dei sindaci di giovedì 29 dicembre, che ha ratificato parte di quanto preventivato da mesi. «È questo l’effetto della riduzione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale per il nuovo anno in arrivo, considerando che la Provincia MB potrà contare sulle sole risorse garantite dai trasferimenti regionali “storici”, ovvero attribuiti con criteri risalenti al 2000» scrive via Grigna.

Non si tratta di una quota inconsistente: rappresenta quasi il dieci percento del servizio offerto nel 2016, il 9,4%, che si «assommano a quasi 8 milioni di km/anno per un totale di circa 60.000 passeggeri trasportati al giorno». Le riduzioni investono 7 linee con l’eliminazione totale di due. «È prevista la soppressione totale delle linee z225 e z227 che trasportano mediamente oltre 4000 passeggeri al giorno ciascuna, con i conseguenti prevedibili disagi per l’utenza» avverte la Provincia: «Sappiamo bene che, a fronte di questi tagli, il servizio offerto non sarà più adeguato rispetto alle esigenze di mobilità della Brianza», dice il presidente Gigi Ponti, che il 4 gennaio incontrerà i comitati dei pendolari per discutere della situazione.

«Ci appelliamo ancora una volta a Regione Lombardia e al Ministero perché considerino gli ingenti flussi di carico della Brianza, una Provincia che conta quasi 900.000 abitanti. Per questo ho chiesto la convocazione di un incontro dell’Agenzia di Trasporto Pubblico, per valutare insieme a Città Metropolitana ogni possibile ulteriore azione che possa alleggerire i disagi, che interessano almeno 10.000 passeggeri al giorno».

L’Agenzia è proprio il fantasma sullo sfondo della vicenda: esiste, ma la sua operatività stenta ad attivarsi e nonostante sia titolare dei servizi, questi vengono ancora pagati dagli enti locali precedenti. «Entro il mese di marzo l’Agenzia dovrebbe approvare il Programma di Bacino per ridefinire la rete dei trasporti, ed entro il dicembre 2017 espletare le nuove gare per l’affidamento dei servizi – ricorda la Provincia – Ad oggi le sole risorse regionali strutturali consentirebbero di affidare circa 5,7 milioni di km/anno, contro un fabbisogno stimato di almeno 6,15: servono, dunque, almeno 0,9 milioni di euro in più all’anno».