Monza e Brianza: i personaggi del 2018 scelti dal CittadinoMB

Succede da sette stagioni e anche per il 2018 il Cittadino ha scelto il personaggio dell’anno di Monza e delle quattro edizioni della Brianza. Ecco chi sono.
Prima pagina personaggi 2018
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Succede da sette stagioni e anche per il 2018 il Cittadino ha scelto il personaggio dell’anno di Monza e delle quattro edizioni della Brianza. Adriano Galliani è il monzese del 2018, il monzese che a settembre è tornato nel mondo del calcio insieme a Silvio Berlusconi acquisendo il Monza.


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«Il suo ritorno a Monza, traiettoria circolare di una carriera da dirigente sportivo cominciata proprio in città, ha rappresentato una delle scosse mediatiche più elettrizzanti dell’anno. Ne hanno parlato la stampa nazionale e persino internazionale, raccontando l’acquisto del Monza da parte dell’accoppiata Berlusconi-Galliani come l’ultimo, romantico capitolo di un calcio d’altri tempi», ha scritto il direttore del Cittadino, Claudio Colombo, motivando la scelta.

E in Brianza? Ancora sport con le “cugine volanti” Alice Maria Arzuffi e Maria Giulia Confalonieri. Abitano a Seregno e rappresentano il presente, e il futuro, del ciclismo azzurro. Sono il personaggio dell’anno della Brianza Nord.

C’è un po’ l’epica dell’impresa anche nel personaggio della Brianza Sud: sono i pendolari. Tutti idealmente rappresentati nelle loro odissee quotidiane a bordo dei treni della linea S9-S11 da una 28enne di Desio che tiene un diario raccontato e spedito via mail alle istituzioni e al gestore del servizio ferroviario.

Arte, cultura, ambiente, passione nel personaggio dell’anno del Vimercatese: è il mezzaghese Fiorenzo Mandelli, il custode del santuario della Madonna della Rocchetta recuperato a Cornate dopo anni di degrado. Il Cicerone dell’Adda, tra Leonardo da Vinci e i segreti custoditi sulla riva destra del fiume.

La forza del ricordo e la volontà di guardare avanti nei personaggi dell’anno della Valle del Seveso: sono Stefano, Alessandro e Eleonora, i tre figli di Valeria Bufo uccisa in strada dal loro padre la scorsa primavera. Hanno intrapreso un cammino impegnativo, nel segno del sorriso della loro mamma, testimoni per lei e per le altre donne vittime della violenza. Il progetto si chiama “X noi Vale” e li ha portati anche nelle scuole.