Monza, da lunedì parte il restauro del tempietto dei Giardini reali della Reggia

Lunedì 25 febbraio partiranno ufficialmente il lavori per il restauro conservativo del tempietto nei Giardini reali della Reggia di Monza. Il cantiere ha una base d’asta di poco superiore ai 95mila euro e prevede il recupero dell’immobile, delle facciate esterne ed interne, della copertura con ripristino delle colorazioni originarie.
Il tempietto vandalizzato
Il tempietto vandalizzato

Lunedì 25 febbraio partiranno ufficialmente il lavori per il restauro conservativo del tempietto nei Giardini reali della Reggia di Monza. Il cantiere ha una base d’asta di poco superiore ai 95mila euro e prevede il recupero dell’immobile, delle facciate esterne ed interne, della copertura con ripristino delle colorazioni originarie.

Il restauro conservativo del tempietto nei Giardini reali è stato finanziato attraverso il primo pacchetto di interventi previsti nell’accordo di programma per la valorizzazione del complesso monumentale Villa reale e Parco di Monza. I lavori saranno ultimati entro il mese di agosto dell’anno corrente.

Il tempietto si trova in uno degli angoli più suggestivi dell’intero parco di Monza, affacciato su quel laghetto che è una passeggiata classica all’interno dei giardini della reggia. Eppure così deturpato non solo dall’umidità, quanto soprattutto dalle scritte a vernice che negli si sono accumulate su un elemento che avrebbe bisogno di ben altre attenzioni. Tre anni fa il Consorzio aveva eseguito un primo intervento di pulizia delle colonne, poi bisogna risalire alla metà degli anni Novanta (quando il Consorzio non c’era) per ritrovare interventi di manutenzione straordinaria allora eseguiti dall’amministrazione comunale monzese in accordo con la soprintendenza: è quella la data di un recupero parziale e della colorazione oggi visibile all’esterno.

Il tempietto risale ai progetti dell’architetto Giuseppe Piermarini, che tra il 1778 e il 1783 ha disegnato elemento di rilievo dei giardini confermando l’ispirazione neoclassica e i riferimenti allo stile paesaggistico all’inglese. ”Di forma circolare e con pronao rettangolare, il piccolo edificio costituisce un ideale luogo di sosta grazie alla sua rettangolare, il piccolo edificio costituisce un ideale luogo di sosta grazie alla sua posizione rialzata sulla collinetta – segnala il Consorzio -. La sua pittoresca immagine costituisce il fulcro di uno dei quadri paesaggio più apprezzati e ritratti dei giardini”. Più tardi anche Luigi Canonica è intervenuto nel corso del completamento dei giardini reali con il ripristino dell’originale copertura in rame.