Monza, da Kellogg’s donazione di 1.710 chili di cereali in scatola

Donazioni importanti per il Comune di Monza che ha ricevuto anche 1.710 chili di cereali da Kellog’s Company con sede a Vimercate. Saranno destinati alle famiglie seguite dai Servizi sociali e al centro Mamma Rita.
Coronavirus Monza donazione Kellog's al Comune sindaco  Allevi e assessore Sassoli
Coronavirus Monza donazione Kellog’s al Comune sindaco Allevi e assessore Sassoli

Donazioni importanti per il Comune di Monza. Dopo la tonnellata di crocchette per cani da un’azienda di Genova, l’amministrazione ha ricevuto 1.710 chili di cereali da Kellog’s Company con sede a Vimercate. Le scatole, consegnate al Comune, saranno distribuite alle famiglie seguite dai Servizi Sociali e, in parte, donate al centro Mamma Rita.

Si tratta di oltre una tonnellata di «Krave White Choco» in donazione in una gara di solidarietà è quella che sta vedendo in prima linea il Comune, complice sicuramente il tessuto economico del territorio da sempre vicino alle esigenze dei più fragili.

«In questo periodo così difficile il numero delle persone in difficoltà continua ad aumentare, ma nessuno deve essere lasciato solo. Il sostegno di Kellogg’s è importante e ci permette di rispondere alle numerose richieste di aiuto che riceviamo. Per questo abbiamo deciso di donare questa fornitura alle famiglie più esposte, quelle seguite dai nostri Servizi Sociali destinatarie già di pacchi alimentari: a partire dalla prossima distribuzione, infatti, troveranno questa sorpresa che speriamo possa piacere soprattutto ai più piccoli, ma non solo. Una parte, poi, della donazione sarà consegnata all’Istituto “Mamma Rita”, la comunità che accoglie minori e mamme con bambini», ha spiegato il sindaco Dario Allevi.

«Kellogg’s Company è un’altra realtà che si aggiunge al lungo elenco di soggetti, aziende o singoli cittadini, che in questi mesi si sono messi a disposizione degli altri, sia donando generi alimentari che tempo o know-how, ha dichiarato l’assessore Martina Sassoli. Come in una guerra c’è chi combatte in prima linea, medici e infermieri, e un “fronte interno”, composto da tutti coloro che con il proprio lavoro e il proprio impegno sostengono chi è in trincea. È grazie a questo enorme “esercito del bene” che cerchiamo, ogni giorno, di rispondere alle tantissime esigenze della nostra città. Speriamo che questo cordone di sicurezza che oggi ci sta così supportando non si arresti con l’imminente Fase 2 perché sarà senza dubbio quella più complicata e delicata. Per questo, il nostro appello non si ferma, ma anzi vorremmo che risuonasse più forte di prima: aiutateci ad aiutare. Solo con la preziosa collaborazione di tutti, sia sotto forma di donazioni che di disponibilità di tempo, potremo vincere questa battaglia».