Monza, crisi con il privato alla Villa reale: Allevi annuncia la gestione interna

Svolta nelle parole del presidente del Consorzio Dario Allevi per il futuro della Villa reale di Monza: il sindaco parla di gestione “in house”, cioè interna. I dettagli dopo la consegna delle chiavi dal privato.
Il sindaco di Monza e presidente del Consorzio Villa reale, Dario Allevi
Il sindaco di Monza e presidente del Consorzio Villa reale, Dario Allevi Fabrizio Radaelli

La riapertura della reggia chiusa da quasi un anno è uno dei primi obiettivi che Dario Allevi intende centrare nel 2021: ma di più, il sindaco, per ora non aggiunge. Il rapporto tra il Consorzio di gestione del complesso e la società Nuova Villa Reale pare destinato a sfociare in una causa legale: il 15 gennaio scadrà l’ultimatum lanciato dal concessionario che ha annunciato la riconsegna delle chiavi del palazzo, la rescissione del contratto e l’avvio di una causa per ottenere un risarcimento danni di oltre otto milioni di euro. «Per ora rimango in silenzio – commenta il primo cittadino – attendo di riavere le chiavi della Villa poi, dal giorno dopo, racconterò quello che è successo in questi anni e come pensiamo di gestire in house la reggia». Allevi, nella sua veste di presidente del Consorzio, non dice altro: i rapporti con il concessionario, tesi da alcuni anni, si sono incrinati definitivamente al termine del lockdown di primavera quando non sono stati riaperti gli spazi che gestisce. La chiusura del secondo piano nobile, preceduta dalla mancata organizzazione di eventi di rilievo che attirassero visitatori, è stata stigmatizzata più volte in consiglio comunale.

Al rapporto travagliato tra i proprietari pubblici della dimora e l’operatore privato l’aula ha dedicato una seduta apposita a fine ottobre in cui ha cercato di comprendere quali potrebbero essere le prospettive della reggia che ha riaperto i battenti nel 2014 al termine del restauro effettuato dal privato con i fondi stanziati dalla Regione. Periodicamente il tema torna in aula tramite le interpellanze di rappresentanti delle minoranze che finora non hanno avuto alcuna risposta. Rimangono in attesa di conoscere il loro futuro anche i dipendenti di Cultura Domani, la società che fa capo al concessionario, che tra una settimana rischiano di rimanere senza lavoro.

Nei giorni scorsi i lavoratori, con i sindacati, hanno avuto un incontro con la direzione del Consorzio Villa reale e Parco per parlare di continuità occupazionale. È prevista una riunione ulteriore e urgente per programmare il passaggio dei dipendenti alla stessa Reggia o a una realtà terza che, ma al momento non sono emersi dettagli sulla formula ipotizzata.n