Monza: come sarà la viabilità attorno allo stadio nei big match

Un piano viabilità per garantire spazi di sosta, flussi di traffico e non solo in occasione dei big match del Monza: amministrazione comunale a confronto con i residenti dei quartieri coinvolti.
Una mappa del piano viabilità per il Brianteo
Una mappa del piano viabilità per il Brianteo

Due ore di riunione per discutere “Sugli interventi previsti per lo stadio Brianteo”, ora “U-Power Stadium”: così le consulte di Cederna-Cantalupo, Libertà e Sant’Albino hanno intitolato il documento inviato in Comune a gennaio. Due pagine di osservazioni e di proposte e (almeno) tre i nodi da sciogliere: viabilità e sicurezza, traffico e parcheggi.

Riuniti attorno a un tavolo virtuale martedì pomeriggio i rappresentanti delle tre consulte e una buona delegazione dell’amministrazione, tra funzionari e tecnici, oltre a un esponente della J+S di Concorezzo, la società che ha elaborato il progetto definitivo per conto di A.C. Monza Spa. A tenere le fila l’assessore alla Partecipazione e allo Sport Andrea Arbizzoni, che chiarisce subito: «Il progetto soddisfa le condizioni di sicurezza imposte dalla questura: è all’interno di quel quadro di riferimento che ci siamo mossi».

Monza: come sarà la viabilità attorno allo stadio nei big match
Il piano viabilità del Brianteo

Vale a dire: una serie di disposizioni definite a livello nazionale per garantire la sicurezza e la legalità negli stadi. Nello specifico: indicazioni emerse dalla riunione tecnico-operativa che si è svolta lo scorso luglio negli uffici della questura e che sono state approvate in occasione della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di agosto. Più in dettaglio: decisioni in merito “all’infrastrutturazione dei parcheggi ed alla loro dotazione ed ai flussi di traffico veicolare dei tifosi ospiti e locali”. Tra le richieste della questura anche la sistemazione della biglietteria, la realizzazione di gabbie di prefiltraggio per i tifosi ospiti e una maggiore illuminazione. Si è partiti da qui per elaborare il progetto definitivo che prevede “la riconfigurazione degli stalli all’interno dell’area dello stadio” con la realizzazione di tre zone di sosta – 151 stalli nel parcheggio lungo viale Stucchi, 207 lungo viale Sicilia, 176 riservati alle autorità (con l’aggiunta di 10 per le moto).

A questi si aggiungono altri 1.456 posteggi per le auto (più 39 per le due ruote) da utilizzare temporaneamente durante gli eventi individuati nel tratto di viale Sicilia (tra viale Stucchi e via Modigliani) che verrà chiuso al traffico e in una serie di aree vicine, a partire dai parcheggi della Candy Arena e di Apa Confartigianato. Si parla di un totale di 2099 stalli (1990 per le auto, 49 per le moto e 60 per le persone con disabilità).

Altri 803 sono stati censiti tra le vie Mazzucotelli, Nievo, Correggio, Foscolo, Salvadori e Stucchi: «Evitiamo fraintendimenti: questi ultimi non saranno requisiti ai residenti e alle attività commerciali della zona. Sono stati indicati come un’opzione, nel caso in cui ci fosse ancora più richiesta», precisa Arbizzoni rispondendo alle osservazioni presentate dalle consulte: «Non sarà possibile utilizzare delle navette per far arrivare i tifosi ospiti: si andrebbe contro alle disposizioni di sicurezza, che prevedono per loro l’arrivo il più vicino possibile allo stadio». Per la tifoseria locale, invece, volontà dell’amministrazione è quella di favorire l’accesso allo stadio incrementando le corse dei mezzi pubblici e istituendo nuovi itinerari per i pedoni e i ciclisti. Secondo l’assessore il congestionamento del traffico (a partire da viale Stucchi) non rappresenterà un grosso problema, visto che le partite si giocano «nel weekend e non nelle ore di punta».

«Coinvolgere prima le consulte non era possibile: ora, invece, c’è la possibilità di un dialogo. In ogni caso il Monza aspira alla serie A e la città deve saper mitigare gli impatti che si possono riscontrare, quando si potrà tornare allo stadio, per mezza giornata ogni quattordici giorni». Le consulte monzesi coinvolte (Sant’Albino, Cederna e Libertà) si sono riservate di vedere la sintesi della riunione e di sottoporre nuove osservazioni.