Monza, chiusura del ponte sul Lambro: i ristoratori chiedono un passaggio pedonale

I ristoratori e i negozianti di Spalto Piodo si preparano a chiedere prove di carico per verificare la possibilità di aprire un passaggio pedonale sul ponte verso piazza Cambiaghi, chiuso dopo le verifiche strutturali.
Monza: chiuso per verifiche tecnico strutturali il ponte sul fiume Lambro in via Colombo
Monza: chiuso per verifiche tecnico strutturali il ponte sul fiume Lambro in via Colombo Fabrizio Radaelli

I negozianti e i ristoratori di Spalto Piodo e della passerella dei mercati fanno quadrato dopo la chiusura del ponte sul Lambro che collega le due strade a piazza Cambiaghi: nella mattina di venerdì 21 settembre un incontro per affrontare il problema. In piazza Cambiaghi ci sono i parcheggi, sopra e sotto la piazza, il principale punto di approdo per i clienti dei locali (numerosi) che si trovano a fianco del fiume. In giornata è previsto un incontro anche con il presidente dei commercianti brianzoli, Domenico Riga. Tra le richieste che intendono avanzare, l’esecuzione di prove di carico in tempi stretti per valutare almeno l’apertura di un varco pedonale.

Varco pedonale che in tanti, troppi, in realtà stanno già utilizzando: sono molte le persone che incuranti delle barriere posizionate attraversano comunque il ponte a piedi. E, raccontano dallo Spalto, tra questi ci sono anche i bambini usciti dalla scuola Confalonieri giovedì, passati in massa sul ponte.

La chiusura a tempo indeterminato del passaggio sul fiume Lambro sia ai veicoli sia ai pedoni è scattato nella serata di mercoledì 19 settembre. Il ponte è inaccessibile ai veicoli, compresi quelli autorizzati e quelli degli ambulanti del mercato settimanale, ma anche ai pedoni che per raggiungere il centro dovranno percorrere la passerella di via Santa Maddalena.

Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei primi esiti delle indagini strutturali commissionate dal Settore Mobilità, Viabilità e Reti nel mese di luglio, con l’obiettivo di stabilire le priorità di intervento sui 35 manufatti ricadenti nella rete viabilistica comunale. «In attesa dei risultati completi delle indagini e in via precauzionale abbiamo deciso di chiedere completamente il ponte – aveva detto il Comune – Abbiamo già predisposto il piano della viabilità alternativa, pur trattandosi di area ZTL, mentre pedoni e bici potranno utilizzare la passerella ciclopedonale distante solo 180 metri».