Monza: cambia la coop agli asili nido, stipendio decurtato alle assistenti

Protestano le 36 assistenti all’infanzia degli asili nido di Monza: il passaggio sotto la nuova cooperativa ha imposto un taglio della retribuzione. Giovedì 27 settembre si sono presentate in consiglio comunale.
Una delle assistenti all’infanzia in consiglio comunale a Monza
Una delle assistenti all’infanzia in consiglio comunale a Monza Paolo Piffer (consigliere comunale)

«Facciamo bene il nostro lavoro, ci mettiamo impegno e passione e non è giusto che ci venga tagliato lo stipendio in modo così arbitrario». Tina Porsia è assistente all’infanzia con mansioni non educative al nido San Fruttuoso. Come lei altre trentacinque sue colleghe nei sette nidi comunali si sono ritrovate lo stipendio decurtato da quando la gestione del loro lavoro è passata dalla cooperativa Marta di Pavia alla nuova società multiservizi Lacerenza srl di Potenza, vincitrice della gara d’appalto pubblicata dalla passata amministrazione Scanagatti.

«Questa nuova società ha vinto la gara proponendo prezzi stracciati ma obbligando noi a svolgere le medesime mansioni – continuano le ausiliarie in servizio nei nidi comunali -. Il passaggio dalla vecchia cooperativa alla nuova società sarebbe dovuto essere alle medesime condizioni, e invece così non è stato». Il nuovo contratto, stipulato con le lavoratrici il 28 agosto, tre giorni prima dell’entrata in servizio, prevede un compenso di 7, 23 euro all’ora, contro gli 8,80 euro garantiti dal precedente contratto.

«La gara è stata fatta dalla giunta precedente – replica l’assessore all’Istruzione e Servizi scolastici, Pierfranco Maffè -. Il passaggio è stato caratterizzato oltretutto da una scarsa presenza dei sindacati. Comprendo le preoccupazioni di queste lavoratrici e per quanto riguarda questa amministrazione vogliamo che si creino le condizioni ideali perché nei nidi comunali si possa lavorare bene, rispettando quanto previsto da contratto. Il Comune quindi si farà da intermediario per raggiungere quelle garanzie richieste dalle lavoratrici, nel rispetto del contratto. Non possiamo sostituirci al datore di lavoro, ma vogliamo comunque tutelare il lavoro di queste persone perché la loro è una mansione importante per il buon funzionamento dei nidi comunali».

Dice la sua sulla vicenda anche il predecessore di Maffè, Rosario Montalbano, assessore nella giunta Scanagatti. «Quel bando è stato voluto dalla precedente amministrazione seguendo il solco della razionalizzazione del servizio, dal momento che Lacerenza si occupava già del personale ausiliario nelle scuole materne comunali – spiega -. Rivendico quindi la bontà di quel bando, bisogna però precisare che noi abbiamo dettato i principi del bando, poi però l’offerta è stata accolta da questa giunta che ha assegnato il bando. Ricordo che anche quando la società multiservizi prese in carico le materne ci furono degli attriti con i lavoratori, la nostra amministrazione però spiegò i termini del nuovo contratto, incontrando i lavoratori dal momento dell’aggiudicazione fino all’inizio del servizio».

Intanto le ausiliarie dei nidi comunali si sono presentate in consiglio comunale nella serata di giovedì 27 settembre. «Non potremo parlare ma ci auguriamo, con la nostra sola presenza, di sollevare l’interesse sulla nostra situazione».