Monza: cade per le buche di piazza Cambiaghi, frattura scomposta al piede

La trappola delle buche di piazza Cambiaghi a Monza colpisce ancora: una donna è inciampata e si è ritrovata con il metatarso con una frattura scomposta. «Possibile che Comune o privato non facciano niente?».
Piazza Cambiaghi
Piazza Cambiaghi Fabrizio Radaelli

Una brutta caduta che le è costata un grande spavento ma anche una frattura scomposta al metatarso del piede destro con quaranta giorni di prognosi. «L’unica fortuna è che non devo sottopormi a un intervento chirurgico per rimettere in sesto il piede». A parlare è una lettrice del Cittadino poco più che cinquantenne che sabato 9 ottobre è rimasta vittima di una delle tante buche che hanno reso piazza Cambiaghi “un percorso di guerra”.

«Erano passate da poco le 14 – racconta – gli ambulanti stavano smontando le loro bancarelle. Stavo camminando tranquillamente quando ho inciampato all’improvviso e mi sono ritrovata per terra. Ho avvertito un gran dolore. Stavo perdendo i sensi ma nello stesso tempo avevo una gran sete. Fortunatamente ero con una mia amica che mi ha soccorso. Mi sono sdraiata per qualche minuto, poi mi sono fatta forza e sono andata verso la mia automobile che avevo parcheggiato non proprio nelle vicinanze».

Appena raggiunta la sua vettura dopo un cammino piuttosto faticoso, la donna si è ritrovata con un piede «grosso come una zucca» e si è recata immediatamente al pronto soccorso.

«I medici – prosegue – mi hanno detto che si erano già imbattuti in casi come il mio. Persone cadute in area Cambiaghi o in altre strade monzesi in condizioni non proprio ottimali che avevano riportato lesioni più o meno gravi. Io mi ritrovo temporaneamente su una sedia a rotelle perché non riesco a stare in piedi nemmeno con le stampelle. Sono costretta a chiedere aiuto perché non sono autosufficiente. Ho dovuto assentarmi dal lavoro. Il tutto per colpa di una strada che non dovrebbe essere così».

E si chiede: «Possibile che nessuno intervenga? In area Cambiaghi si svolge il mercato, c’è un parcheggio e un frequente passaggio di persone. Né il Comune né i proprietari muovono un dito. Che cosa aspettiamo?».