Monza, brucia il semaforo ma in auto ha di tutto: denunciato per ricettazione

Un semaforo rosso che è costato davvero caro. È per non essersi fermato all’incrocio con la sua Mercedes che alla fine un marocchino quarantenne residente a Brugherio è stato denunciato per ricettazione.
Monza quartiere san Rocco via San Rocco
Monza quartiere san Rocco via San Rocco Fabrizio Radaelli

Un semaforo rosso che è costato davvero caro. È per non essersi fermato all’incrocio con la sua Mercedes che alla fine un marocchino quarantenne residente a Brugherio è stato denunciato per ricettazione. È successo domenica in via San Rocco a Monza.

Notato da una pattuglia della polizia, l’uomo, cittadino italiano, è stato trovato in possesso di una borsa con abbigliamento di marca forse comprato in via Padova a Milano “da una persona di origine albanese davanti a un bar gestito da personale cinese”, avrebbe detto. Una cinquantina di capi d’abbigliamento per un valore di oltre 1000 euro.

Nel bagagliaio invece aveva una borsa blu. Al suo interno c’erano 46 telefoni cellulari di varie marche, 3 macchine fotografiche digitali, una videocamera, un iPad nano, cinque pocket “palmari” di varie marche e due orologi che ha spiegato di aver ricevuto invece da un conoscente marocchino. Un piano di difesa che non gli ha evitato la denuncia.

Allo stesso modo risulta indagato in stato di libertà il passeggero dell’auto, marocchino residente a Busnago, che ha provato a sostenere di aver solo ricevuto un passaggio dall’amico.