Monza, blitz nel capannone: chiusa ditta che sfruttava lavoratori in nero

La polizia locale è entrata nel capannone di via Philips su segnalazione dei vigili del fuoco di Monza. E, insieme a un paio di ispettori della Direzione territoriale lavoro di Milano, ha portato a casa uno dei maggiori risultati recenti contro il lavoro in nero.
Monza, il blitz della polizia locale in via Philips contro il lavoro in nero
Monza, il blitz della polizia locale in via Philips contro il lavoro in nero Redazione online

La polizia locale è entrata nel capannone di via Philips su segnalazione dei vigili del fuoco di Monza. E, insieme a un paio di ispettori della Direzione territoriale lavoro di Milano, ha portato a casa uno dei maggiori risultati recenti contro il lavoro in nero. È successo la scorsa settimana. Nel capannone i vigili hanno trovato dieci lavoratori tutti dello Sri Lanka. Tra loro due donne ultra sessantenni e tre persone senza documenti che sono state denunciate e trasferite in questura a Milano per il rimpatrio.

Si è trattato di una vera e propria retata organizzata per sfruttare l’effetto sorpresa, dopo un sopralluogo di routine dei vigili del fuoco. Non era sfuggito alla loro attenzione infatti il fuggi-fuggi generale e il comportamento anomalo di alcune persone che alla vista delle divise avevano tentato di nascondersi in angoli di fortuna dello stabile. Da lì la segnalazione.

I dieci trovati al lavoro erano dipendenti di una grossa ditta che aveva in subappalto da una società italiana un lavoro per l’assemblaggio di componenti per elettrodomestici. Uno di loro alla fine ha rivelato di lavorare lì da più di un anno, mentre una donna ha tentato la fuga e solo la mediazione di un rappresentante legale l’ha convinta a presentarsi agli agenti. Le testimonianze hanno permesso di ricostruire giornate di lavoro pagate sei euro l’ora per circa nove ore.

La ditta è stata chiusa, il titolare – cittadino dello Sri Lanka come i lavoratori – denunciato. Per riaprire dovrà versare subito 2mila euro di multa più 3mila euro per ogni lavoratore impiegato in maniera irregolare. Ogni persona dovrà essere poi assunta per sei mesi e il titolare dovrà pagare loro 75 euro per ogni ora lavorata in nero.