Monza aumenta le tasse ai più poveri, la versione di Allevi: «Colpa delle politiche del Pd»

Il sindaco di Monza Dario Allevi spiega la riduzione delle esenzioni dall’addizionale Irpef nel 2020: «Colpa delle politiche locali e nazionali del Pd, abbiamo chiuso un bilancio complicatissimo».
Il sindaco Dario Allevi
Il sindaco Dario Allevi Fabrizio Radaelli

«È stata una decisione dolorosa, ma non potevamo rinviarla ancora»: dopo quasi una settimana di silenzio il sindaco Dario Allevi ha replicato oggi a centrosinistra e sindacati che hanno criticato pesantemente la scelta di abbassare la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef da 18 a 12.000 euro. La rimodulazione dell’imposta, che il prossimo anno porterà nelle casse del Comune quasi 1.500.000 euro in più rispetto al 2019, «è stata causata – ha accusato a sua volta il primo cittadino – dalla politica seguita dal Pd a Roma e a Monza».

«I governi di centrosinistra – ha spiegato in occasione dell’illustrazione del Bilancio 2020 – hanno messo in ginocchio gli enti locali mentre la giunta Scanagatti ha lasciato una situazione insostenibile: nel 2017 abbiamo trovato un disavanzo tecnico di 7 milioni a cui si sono aggiunti 10.600.000 euro tra affitti, mense e concessioni mai incassati. In questi anni, oltretutto, abbiamo dovuto pagare debiti fuori bilancio e somme ingenti per vecchi contenziosi». La precedente amministrazione, ha incalzato, ha rivisto l’addizionale nel 2014 e nel 2015 per un incremento complessivo del gettito di 5.700.000 euro.

LEGGI l’accusa di Pd e sindacati

Senza la revisione delle fasce di esenzione, ha proseguito, sarebbe stato impossibile far quadrare i conti a causa della diminuzione di 800.000 euro di contributi dal fondo nazionale per la povertà, dell’aumento di 2 milioni per il personale dovuto a nuove assunzioni e al rinnovo del contratto, dell’accantonamento per i crediti di dubbia esigibilità, rimpolpato di 2 milioni.

«Abbiamo chiuso un bilancio complicatissimo – ha anticipato Allevi – ma siamo riusciti a mantenere inalterati i servizi». Il preventivo da 558.890.192 euro sarà presentato nella serata di giovedì 5 dicembre in consiglio comunale dall’assessore Rosa Maria Lo Verso: «Una buona fetta della parte corrente, pari a 28 milioni – ha precisato – sarà destinata alle famiglie e resteranno immutati gli altri tributi locali». Il documento finanziario, secondo il cronoprogramma ipotizzato dalla giunta, dovrebbe essere votato il 19 dicembre: è dal 1991, ha commentato il sindaco, che un bilancio non viene approvato prima della fine dell’anno.