Monza, arrivano i tornelli per una stazione più sicura (ma non subito)

La stazione di Monza è nell’elenco di quelle novanta più turbolente, insicure e degradate per cui la prefettura di Milano ha stabilito un vero e proprio giro di vite: arriveranno i tornelli, la videosorveglianza e nuove recensioni. Ma non subito.
Monza Stazione ferroviaria accesso ai binari
Monza Stazione ferroviaria accesso ai binari Fabrizio Radaelli

Di sicuro arriveranno i tornelli, per regolamentare l’accesso ai binari della stazione di Monza. Con ogni probabilità sarà installato anche un sistema di videosorveglianza e, dove possibile, verranno posizionate delle recinzioni per impedire ingressi non desiderati allo scalo ferroviario.

L’ipotesi, anticipata nei mesi scorsi, si trasforma in certezza: interventi per incrementare il livello di sicurezza saranno realizzati anche negli spazi della stazione di via Arosio.

Lo scalo monzese rientra infatti nell’elenco di quei novanta più turbolenti, insicuri e degradati per cui la prefettura di Milano, durante un incontro che lo scorso 28 maggio si è svolto alla presenza dei rappresentanti di Rfi e dell’assessore alla Sicurezza del comune di Milano Riccardo De Corato, ha stabilito vera e propria “cura” rinforzante. In seguito all’incontro Rfi ha reso trasmesso il piano di investimenti e l’elenco delle stazioni da riqualificare: oltre a Monza, coinvolte nell’operazione tutte quelle di Milano e poi Bergamo, Brescia, Pavia, Lecco, Como San Giovanni, Crema, Cremona Sesto San Giovanni, Rho, Sondrio e Varese. Difficile, al momento, stabilire tempistiche precise per lo scalo di via Arosio: le operazioni, spiegano da Rfi, saranno programmate lungo un arco temporale toccherà addirittura il 2026.

Per ogni scalo ferroviario, infatti, sarà realizzato un progetto ad hoc, perché ogni stazione presenta le sue specificità. Gli interventi che saranno realizzati a Monza includeranno anche alcuni lavori sulla banchina del primo binario, che sarà innalzata a 55 centimetri dal livello delle rotaie, secondo le normative europee previste per i servizi ferroviari metropolitani per facilitare l’accesso ai treni.

Le altre banchine della stazione di Monza rispettano già questo requisito. Proseguono, quindi, gli interventi per la messa in sicurezza di una delle aree più complicate della città. Risale ai primi di giugno la decisione di chiudere di notte il sottopasso e i due accessi alla stazione – a mezzanotte quello di piazza Castello e all’1.1.5 quello di via Arosio, dopo l’arrivo dell’ultimo treno – per poi riaprirli alle 5 alla ripresa mattutina della circolazione ferroviaria: una risoluzione che stabilita dal prefetto di Monza Vilasi, dal sindaco Allevi, dall’assessore alla Sicurezza Arena, dal comandante della locale Vergante e dai rappresentanti delle forze dell’ordine e di Rfi durante uno degli incontri del Comitato ordine e sicurezza pubblica. Per limitare la presenza di sbandati e senza fissa dimora e per contrastare quindi episodi di violenza, spaccio e vandalismi, nel mese di gennaio sul lato di piazza Castello erano state posizionate anche delle barriere metalliche antibivacco.

Il personale in servizio allo scalo ferroviario spera possano presto essere realizzati anche interventi per la messa in sicurezza dei servizi pubblici: ingresso a pagamento e nuove porte, metalliche e non più in legno, che possano funzionare da deterrente e allontanare i tossicodipendenti che hanno scelto quei bagni come punto di ritrovo.