Monza, aree dismesse: un bosco orizzontale all’ex Hensemberger – VIDEO

Tre diverse sfumature di verde coloreranno via Hensemberger e via Salvo D’Acquisto a Monza. La proposta è arrivata in Comune tre anni fa, prevede la cessione della Boccalupa.
Monza l area dismessa via Hensemberger
Monza l area dismessa via Hensemberger Fabrizio Radaelli

Tre diverse sfumature di verde coloreranno via Hensemberger e via Salvo D’Acquisto a Monza. Quella più scura, intensa, dei 27mila metri quadri di Boccalupa, che saranno ceduti all’amministrazione per dar vita a un nuovo parco urbano.

Quella lussureggiante dei giardini pensili e dei vasti terrazzamenti che orneranno gli edifici residenziali e, ancora, quella più scintillante, coperta da ampie vetrate – una sorta di giardino d’inverno – che si potrà ammirare negli spazi della “cattedrale”, l’imponente capannone storico a impianto basilicale attorno a cui troveranno spazio attività commerciali e laboratori artigianali. Lo scorso venerdì è stato presentato un vero e proprio progetto di “riabilitazione urbana” che ha come obiettivo quello di dare nuova vita a un’area dismessa tra le più nascoste e le meno conosciute della città: gli oltre dodicimila metri quadri che, fino agli anni Ottanta, hanno accolto, lungo la riva sinistra del Lambro, l’ex Cascamificio Italiano e Filatura di Monza.

«Sarà una vera e propria sfida – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo del Territorio e all’Ambiente Martina Sassoli durante la settima tappa del tour alla scoperta delle principali aree dismesse della città – puntiamo a una riqualificazione all’insegna del verde: avremo il nostro “bosco orizzontale” nell’ambito di un intervento che non prevede consumo di suolo». La proposta è arrivata in Comune tre anni fa – o almeno l’avvio del procedimento è di maggio 2015.

Presenti al sopralluogo anche Aldo Resnati, rappresentante della proprietà, Saffin srl, e gli architetti Davide Camera e Lorenzo Astulfoni dello studio milanese “Camera&Partners”. 8.500 metri quadri destinati a residenza, 2.500 quelli che accoglieranno attività commerciali e laboratori: il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclopedonale che lambirà i confini dell’oasi ambientale di piazza Castello e la conservazione della memoria storica della manifattura monzese attraverso il recupero della “cattedrale”, affacciata sul Lambro, a cui si potrà accedere da una piazza che andrà ad aprirsi, all’esterno, su via Salvo D’Acquisto.

Il piano integrato di intervento è stato presentato ma non ancora approvato: per questo è difficile definire delle tempistiche. «Abbiamo intenzione – ha precisato Sassoli – di mettere in campo parecchie azioni per accelerare le tempistiche di riqualificazione: quest’area dismessa è una perla nascosta e si trova, oltretutto, in una posizione strategica, a pochi passi da piazza Castello. Oltre il Lambro c’è via Azzone Visconti: siamo in pieno centro e qui desideriamo rinasca un pezzo di città».