Monza, ancora raggiri e furti a danni di anziani: la truffa della lettrice di contatori

Ancora raggiri e furti a danni degli anziani a Monza. E ad essere presa di mira è nuovamente la zona di via Puglia dove mercoledì mattina due persone fingendosi uno addetto alla lettura dei contatori di luce e gas e l’altro un vigile hanno derubato una coppia di anziani. Una donna segnalata da diversi residenti di un condominio.
Truffe, sono soprattutto gli anziani nel mirino
Truffe, sono soprattutto gli anziani nel mirino

Ancora raggiri e furti a danni degli anziani a Monza. E ad essere presa di mira è nuovamente la zona di via Puglia, nel quartiere san Giuseppe. Mercoledì mattina due persone fingendosi uno addetto alla lettura dei contatori di luce e gas e l’altro un vigile si sono introdotte nell’appartamento di una coppia non più giovane e, approfittando della loro distrazione, hanno sottratto un portagioie.


LEGGI Monza, allarme truffe a San Giuseppe: anziani nel mirino del finto poliziotto

Gli abitanti della via già da qualche giorno avevano notato strani movimenti. Proprio mercoledì una sedicente lettrice di contatori era riuscita ad intrufolarsi in una palazzina passando in rassegna buona parte delle famiglie. Per sua sfortuna le persone che erano in casa erano per lo più quaranta-cinquantenni in smartworking che, senza troppi riguardi, l’hanno allontanata.

“Era trascorso da poco mezzogiorno – racconta un residente – stavo tornando dal locale dove si depongono i rifiuti quando ho sentito una mia vicina che stava dicendo a qualcuno che in questo periodo di pandemia non aveva la minima intenzione di fare entrare estranei in casa. Di contro, l’altra persona continuava ad insistere finché la mia vicina non ha alzato la voce e con un tono piuttosto arrabbiato le ha intimato di andarsene. Tempo di arrivare nel mio appartamento e qualcuno ha suonato al mio campanello avvertendomi di avere una comunicazione urgente per me. Ho chiesto, senza aprire la porta, di che cosa si trattasse e quella persona mi ha detto che doveva leggere il contatore della luce. Io ho ribattuto di avere un altro operatore e la donna mi ha invitato a lasciarla ugualmente entrare perché aveva un contratto più vantaggioso da propormi. Ho detto che non ero interessato, ma non cedeva. Alla fine, esasperato, ho minacciato di chiamare i Carabinieri e finalmente se ne è andata”.

Evidentemente, la signora, non soddisfatta, voleva trovare qualcuno che cadesse nel suo tranello perché si è rivolta a un altro condomino. Ma anche in questo caso con poca fortuna. “Un’altra vicina – riprende lo stesso residente – mi ha raccontato di aver subito lo stesso approccio. Nemmeno lei ci è cascata e ha chiesto a questa persona chi l’avesse autorizzata a girare per i condomini a leggere i contatori. Quella ha risposto che aveva mandato una Pec a una non ben precisata autorità e aveva ricevuto l’autorizzazione. Una scusa che non stava né in cielo né in terra. Nel nostro palazzo abitano famiglie giovani che non si fanno ingannare ma gli anziani, purtroppo, spesso vengono presi di mira da questi individui”.