Monza, Allevi: «Le richieste dei sindaci alla Regione per programmare la Fase 2»

Sono quattro le richieste presentate dai sindaci dei capoluoghi lombardi al presidente della Regione Attilio Fontana per l’avvio della Fase 2. Lo ha fatto sapere il sindaco Dario Allevi.
Monza Dario Allevi - foto di repertorio
Monza Dario Allevi – foto di repertorio Fabrizio Radaelli

Sono quattro le richieste presentate dai sindaci dei capoluoghi lombardi al presidente della Regione Attilio Fontana per l’avvio della Fase 2 e programmare una possibile ripartenza. Lo fa sapere il sindaco di Monza Dario Allevi in vista di «una scadenza tanto attesa quanto densa di preoccupazioni».

I sindaci chiedono un maggior coordinamento tra Comuni e Regione sulle politiche socio/sanitarie e una pianificazione chiara nei numeri e nel tempo di tamponi e test sierologici; regole certe per la disponibilità di mascherine e dispositivi di protezione individuale; modalità di utilizzo del trasporto pubblico locale; sostegni alle famiglie con figli in età scolare per consentire il rientro al lavoro dei genitori.

«Devo dire che le prime risposte di Regione Lombardia – che lavora costantemente a stretto contatto con il Governo – non si sono fatte attendere: ci hanno confermato l’avvio dei test sierologici da giovedì 23 arile per le province più colpite, mentre alla fine del mese contano di estenderlo su tutto il territorio. Saranno eseguiti solo quelli attendibili e certificati dal punto di vista scientifico in grado di riconoscere la presenza di “anticorpi immunizzanti”, si partirà inizialmente con le persone segnalate dalle ATS e dai medici di famiglia», commenta il sindaco.

«Quando inizierà la fase 2? Ipotizzare una data certa oggi è prematuro. È più saggio attendere che gli indici di contagio scendano ancora per permettere a ciascuno di uscire di casa in sicurezza».