Monza: Alessio Tavecchio cavaliere al merito della Repubblica Italiana

L’onorificenza è stata ovviamente una notizia inaspettata che ha colto di sorpresa l’ex atleta paralimpico. A comunicarlo è stata una lettera inviata al cavalier Tavecchio dal prefetto di Monza, Patrizia Palmisani. Ancora non è stata resa nota la data per la consegna.
Alessio Tavecchio
Alessio Tavecchio Fabrizio Radaelli

Alessio Tavecchio, presidente dell’omonima fondazione che porta il suo nome, ha ricevuto venerdì 16 aprile l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Una notizia inaspettata che ha colto di sorpresa l’ex atleta paralimpico. A comunicarlo è stata una lettera inviata al cavalier Tavecchio dal prefetto di Monza, Patrizia Palmisani.

Ancora non è stata resa nota la data per la consegna del diploma, ma la felicità nel quartier generale della Fondazione, in via Azzone Visconti, è incontenibile.

«Piano piano mi sto rendendo conto del valore di questa cosa – ha commentato il neo cavaliere al merito -. Mi hanno detto che il Presidente della Repubblica ne sceglie solo venticinque ogni anno e questo mi imbarazza ancora di più. Vorrei poter sfruttare al meglio questa nuova occasione che la vita mi ha regalato per dare visibilità alla mia fondazione e al Panathlon club Milano, che ho subito sentito come un fratello fin dal primo giorno. Sono le uniche due realtà di cui faccio parte e in cui credo fermamente per i valori che rappresentano: solidarietà, sport, inclusione, rispetto per la vita e onore per la fatica».

Nato a Bergamo nel 1970, Tavecchio è vittima di un grave incidente stradale nel 1993 che gli cambia la vita, togliendogli l’uso delle gambe. È dallo sport che parte il suo riscatto. Nel 1995 partecipa agli europei di nuoto dopo aver vinto i campionati italiani e nel 1996 approda alle Paralimpiadi di Atlanta. Da vent’anni è formatore e motivatore nelle aziende e nelle scuole di tutta Italia. Suo è il Progetto Vita, percorsi educativi e formativi che ogni anno gli permettono di incontrare circa 20.000 persone per insegnare la prevenzione stradale e diffondere i valori dello sport. Oggi vive a Milano, è sposato e padre di due figlie.